Intervista alla scrittrice e astrofisica romana che ha venduto milioni di libri nel mondo
Ho incontrato Licia Troisi nel settembre del 2015 alla prima edizione di Albenga Dreams. La manifestazione dedicata a libri, fumetti, videogiochi, cosplay mi aveva invitato a parlare delle mie avventure testuali a tema fantasy. Anch’io però ero molto curioso di conoscere Licia Troisi, che era la l’ospite principale della manifestazione. Nell’auditorium San Carlo di palazzo Oddo, dove si teneva il suo incontro, trovai a fatica posto a sedere tra le centinaia di fan di Nihal e soci.
La presentazione di Licia Troisi, condotta da Samanta Ammirati e Antonella Viale, fu spettacolare. Dopo, in quanto ospite a mia volta della rassegna, ebbi la possibilità di cenare con lei e altri autori. Colsi l’occasione per realizzare un’intervista che fu completata e pubblicata qualche mese dopo su Libero. L’occasione fu l’uscita del suo libro sull’astronomia. Un’opera di grande fascino, proprio come un racconto o un romanzo fantasy!
Dove va a finire il cielo
La divulgazione scientifica come narrazione delle meraviglie che si trovano in giro per l’universo. Licia Troisi, acclamata regina del fantasy italiano con oltre tre milioni e mezzo di libri venduti nel mondo, torna in libreria con il saggio Dove va a finire il cielo (Mondadori, 200 pagine, 17 euro).
Un testo scritto per dare libero sfogo alla passione per l’astronomia e dimostrare come la scienza sia più sorprendente e intrigante della fantasia. Del resto, nessuno poteva affrontare l’argomento meglio di lei, che è anche una apprezzata astrofisica, laureata all’Università di Tor Vergata di Roma.
In cielo accadono cose di una violenza inaudita

“Visto da lontano, il cielo è l’immagine della pace” racconta l’autrice. “Lì, invece, accadono cose di una violenza inaudita. Miriadi di stelle nascono e muoiono, la materia si forma e si scompone, secondo un meccanismo perfetto. È uno spettacolo affascinante, intriso di mistero. Per quanto si cerchi di esplorarlo, ogni risposta che il cielo ci dà conduce solo ad altre domande. Sembra un gioco costruito apposta per noi, un enigma del quale non troveremo mai la soluzione. Il divertimento però sta in questo: giocare in eterno.”
La speranza di Licia Troisi è che la sua nuova opera, rivolta a un pubblico di ogni età e senza conoscenze particolari, possa avvicinare all’astronomia nuovi scienziati e sognatori. Del resto, i suoi romanzi fantasy, tradotti in varie lingue e pubblicati in diciotto paesi, hanno avvicinato molti giovani alla lettura.
L’immaginazione è un requisito fondamentale per uno scienziato
“Fantasticare sulla realtà che ci circonda è normale” assicura la scrittrice romana. “Anche Einstein diceva che, per uno scienziato, l’immaginazione è un requisito fondamentale per elaborare teorie in grado di capire il mondo in cui viviamo.”
In realtà, riferimenti ai suoi studi scientifici sono già presenti in numerose opere di Licia Troisi, nelle quali i nomi di certi personaggi derivano da quelli delle stelle in arabo e le trame si ispirano a complessi sistemi astronomici.
“A volte è difficile decidere come chiamare un nuovo personaggio” prosegue l’autrice, che ha firmato bestseller come Cronache del mondo emerso e La ragazza drago. “Quando le stelle non bastano, per trovare qualcosa di orecchiabile bisogna arrangiarsi. Per esempio, il millenario Verba de I regni di Nashira si chiama così perché quando l’ho inventato avevo sulla scrivania un cd della Verbatim.”
Scrivendo da quando era bambina, Licia Troisi è abituata a lasciarsi ispirare da tutto: per la ragazza che a volte ama tingersi i capelli di blu e indossare un mantello, basta un qualsiasi spunto per pensare a una nuova storia, come uno spiffero sul treno che diventa un fantasma che infesta il vagone.
La saga di Pandora
Il prossimo romanzo uscirà a gennaio e sarà il secondo volume della nuova saga di Pandora, iniziata nel 2014. L’opera si intitolerà Il risveglio di Samael e porterà avanti la rocambolesca vicenda di Pam, la ragazzina disadattata (e invisibile) che, dopo aver scoperto di essere viva e morta allo stesso tempo, si trova a difendere il mondo, e in particolare Roma, dall’avvento degli angeli della morte. Al suo fianco, l’amico Sam, altro reietto metropolitano che ha il potere di dare la morte col semplice tocco.porterà avanti la rocambolesca vicenda di Pam, la ragazzina disadattata (e invisibile) che, dopo aver scoperto
“Mi piace considerare Pandora una saga dei perdenti” spiega l’autrice. “È un’opera che esplora i margini del sistema e, pur raccontando storie fantastiche, cerca di descrivere e analizzare sensazioni e situazioni del tutto reali. Gli stessi Pam e Sam sono persone che non aderiscono al canone generale, pensano e agiscono fuori dagli schemi e sono perfetti per una trama di questo tipo, in cui ci sarà da affrontare una battaglia non convenzionale, che tirerà in ballo altri disadattati come loro”.
Un cortometraggio su Nihal
Intanto, ad agosto Licia Troisi è stata sui colli Euganei per partecipare, in veste di comparsa, alle riprese del cortometraggio del regista Elia Rosa dedicato alle Cronache del mondo emerso. La storia, visibile su YouTube, ha per protagonista Nihal, interpretata da Erica Andreose: la ragazza dai capelli blu e le orecchie a punta si batte contro le forze oscure del Tiranno.
“In passato sono stata una cosplayer” racconta la scrittrice. “Perciò ho partecipato con piacere a questo progetto che gronda talento ed entusiasmo. Molti dei particolari dei miei romanzi sono stati ricostruiti fedelmente. È stato emozionante ritrovarmi di fronte, insieme a mia figlia Irene, a una riproduzione in grandezza naturale del drago Oarf.”
A settembre, alla fiera letteraria Sugarcon di Padova, ha ricevuto lo Sugarprize. Il riconoscimento le è stato conferito per il successo dei suoi primi undici anni di carriera, con oltre venti libri pubblicati e tradotti in tutto il mondo.
Gli scrittori preferiti di Licia Troisi
Oltre che una prolifica scrittrice, Licia Troisi è anche una vorace lettrice. “Seguo sia il fantasy classico che quello più moderno e contaminato” dice. “Francesco Dimitri, Leonardo Patrignani, Francesco Falconi sono gli autori italiani che leggo di più. Cerco però di non farmi influenzare troppo, perché come autrice mi interessa portare avanti un percorso personale. Il fantasy mi piace, sia da scrittrice che da lettrice. È un tipo di narrativa che trasmette i suoi messaggi principalmente attraverso divertimento, trama, personaggi. Questo ne aumenta il gradimento e l’efficacia. Avere una storia e dei personaggi non significa non parlare anche d’altro. Però lo scrittore di genere sa che la trama è lo strumento attraverso il quale deve veicolare i suoi contenuti.”
Marco Vallarino