Intervista a Alfredo Castelli sul nuovo corso del detective dell’impossibile di casa Bonelli
Nel 2016 grazie all’amico Luca Crovi ebbi la possibilità di intervistare Alfredo Castelli sul reboot di Martin Mystère. Il detective dell’impossibile di casa Bonelli, debitamente ringiovanito, sarebbe stato protagonista di una nuova serie di albi a colori. Le storie sarebbero state ambientate in Italia e avrebbero riguardato celebri (e misteriosi) tesori dell’arte.
Sono sempre stato un fan di Martin Mystère, così come di molti altri fumetti della Bonelli. Alcune delle mie avventure testuali e dei miei racconti sono ispirati alle sue storie e atmosfere oniriche.
Quella con Alfredo Castelli fu una bella chiacchierata. Spaziammo dal reboot alla lunga storia editoriale del personaggio, lanciato nel 1982 e divenuto popolare anche per gli Almanacchi e i Dizionari del mistero che uscivano (ed escono) in edicola con il suo marchio. Qui di seguito l’articolo che ho scritto all’epoca per Libero, con qualcosa in più!
Ritorno all’impossibile per Martin Mystère
Il cartone della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci e l’elmo di Scipio sono i due leggendari cimeli al centro delle prime avventure del nuovo Martin Mystère.
Il detective dell’impossibile creato da Alfredo Castelli per la Bonelli Editore all’inizio degli anni 80 sarà protagonista dal 5 novembre di una nuova serie. Un reboot ambientato in Italia, che offrirà il personaggio in una nuova veste a colori.
Il piano dell’opera prevede dodici usciti mensili. E un Martin Mystère decisamente ringiovanito rispetto a quello della serie originale, che continuerà a uscire in parallelo, firmata da Castelli. La nuova, invece, sarà – per la prima volta nella storia della casa editrice milanese – a cura di uno staff di autori che lavorerà insieme su ogni storia.
“I reboot sono una cosa che va molto di moda nel fumetto americano” spiega Castelli. “Questo perché di solito hanno successo. Inoltre permettono di rinfrescare personaggi che, nella consueta serialità, rischiano di venire utilizzati al di sotto delle reali potenzialità. Per questo motivo ho scelto di non occuparmi personalmente del progetto, ma di affidarlo a una squadra giovane, affiatata e motivata.”
Martin Mystère ringiovanisce e diventa trentaquattrenne
Andrea Artusi, Diego Cajelli, Giovanni Gualdoni, Ivo Lombardo, Enrico Lotti, Andrea Voglino sono gli sceneggiatori che hanno scritto le storie, Fabio Piacentini, Lucio Filippucci e Daniele Rudoni i disegnatori.
“Scrivo Martin Mystère da oltre trent’anni” spiega Alfredo Castelli. “Perciò un mio tentativo di rifondare le origini della serie, anche in buona fede, sarebbe ricaduto nella tentazione di riutilizzare i cliché e gli stilemi che ne hanno decretato il successo nel tempo. Così invece sarà tutto assolutamente nuovo, a cominciare da Martin.”
Il Martin Mystère che si muoverà tra il 2016 e il 2017 nelle più belle città d’arte della penisola, a partire da Firenze, è un archeologo trentaquattrenne (mentre il personaggio originale ha spento ad aprile ben 74 candeline) che si batte per liberare opere d’arte considerate perdute dalle grinfie di collezionisti privati, che le tengono segregate nelle loro ville inaccessibili.
Ritorno all’impossibile, una vicenda piena d’azione
Il cartone della Battaglia di Anghiari di Leonardo, che si ritiene perso per sempre insieme alla stessa pittura murale, sarà recuperato da Martin nella prima storia della serie. L’albo intitolato Ritorno all’impossibile offrirà una vicenda piena di azione, dal taglio moderno e sincopato. “Come dicevo, le novità saranno anche stilistiche, per strizzare l’occhio ai lettori della nuova generazione” spiega Alfredo Castelli. “Inoltre, un Martin più giovane permetterà di inserirlo in scenari più movimentati. Milano, Roma e l’Abbazia di San Galgano, dove si trova la celebre spada nella roccia, saranno altre mete del reboot.”
Nella serie mancherà del tutto (o quasi) Java, l’uomo di Neanderthal ritrovato da Martin Mystère in Mongolia e divenuto il suo inseparabile assistente. “In queste nuove avventure Martin agirà da solo” racconta Castelli. “Ci saranno però molti personaggi della vecchia serie, come Diana Lombard, Kut Humi, Sergej Orloff. Tuttavia appariranno sotto mentite spoglie, nel senso che anche loro saranno debitamente rinnovati. Quello che rimarrà intatto della serie originale è il messaggio che già nel 1982 avevo voluto lanciare. Non fermarsi alle apparenze delle cose e non credere ai complotti a ogni costo. Tenersi informati su tutto ciò che ci circonda, in maniera accurata e indipendente, è l’unico modo per conoscere la verità, o almeno per provarci.”
Nell’autunno del 2018 Sergio Bonelli Editore ha annunciato l’uscita a breve della seconda stagione del reboot. Su YouTube si può vedere il trailer di presentazione dell’iniziativa.
Marco Vallarino