Intervista a Claudio Chiaverotti sul suo nuovo fumetto action-thriller
Nell’autunno del 2015 l’ufficio stampa della Sergio Bonelli Editore mi segnalò l’uscita di Morgan Lost. Un fumetto dark che parlava di un nuovo giustiziere della notte e segnava il ritorno in campo dello sceneggiatore Claudio Chiaverotti.
Claudio era uno dei miei autori Bonelli preferiti dai tempi di Dylan Dog. Molte storie di Brendon, il suo fumetto più rappresentativo, mi erano piaciute molto. Così accettai di leggere il primo numero di Morgan Lost, pochi giorni prima dell’uscita in edicola. Poi ne parlai con Chiaverotti. E scrissi per Il Secolo XIX l’articolo che state per leggere.
Morgan Lost, l’uomo dell’ultima notte
Un action-thriller di taglio cinematografico e stile moderno, contaminato con elementi fantasy e horror che rendono più folle e visionaria la realtà d’incubo che fa da sfondo a storie cariche di tensione. È stato presentato così Morgan Lost, il nuovo fumetto della Sergio Bonelli Editore. L’opera ha raggiunto le edicole con una tiratura iniziale di circa centomila copie e un ambizioso progetto di serializzazione che va oltre gli scenari stagionali delle ultime serie pubblicate. L’autore è il torinese Claudio Chiaverotti, sceneggiatore di lungo corso che, dopo aver iniziato negli anni 80 con Dylan Dog e Martin Mystère, ha dato vita nel 1998 a una serie sua, sempre nel segno del dark: Brendon, conclusa da poco.
Anche Morgan Lost, che ha tra i suoi ispiratori John Carpenter e Quentin Tarantino, propone uno scenario cupo. Nel suo mondo depravato, l’uso della forza è l’unico sistema per non soccombere alla violenza di una società in cui maniaci e serial killer sono i divi di trasmissioni televisive e il mondo è soffocato da una burocrazia kafkiana. Protagonista dell’azione è un cacciatore di taglie, che passa le notti in giro per la città a caccia di mostri. In passato è stato il proprietario di un cinema che trasmetteva film d’essai. Poi una “notte sbagliata” gli ha fatto accantonare la passione per i b-movie. E Morgan Lost ha iniziato a esplorare il lato oscuro della società e rimettere ordine là dove regna il caos.
Morgan Lost, un fumetto in tricomia
“Morgan Lost ha anche amori e affetti – spiega Chiaverotti – che però rimangono ai margini dell’azione perché preferisce agire da solo. Pur essendo pronto a tutto, non è dotato di particolari abilità o poteri, a differenza di alcuni suoi nemici. Soffre invece di una forma di daltonismo che rappresenta una delle chiavi di lettura delle sue storie.”
Morgan Lost è infatti il primo fumetto della Bonelli a essere proposto in tricromia. Il rosso è stato aggiunto al bianco e al nero. Poi ci sono scale di grigio che sostituiscono gli altri colori. Il lettore può quindi osservare l’azione con lo sguardo alterato, e talvolta allucinato, del protagonista. La stessa ambientazione, disegnata nel primo numero da Michele Rubini, offre vari spunti di divagazione onirica. New Heliopolis è una New York alternativa degli anni 50. La città combina la tecnologia del 2015 e l’arte egiziana di epoca classica, con mostruosi gargoyle che incombono a ogni angolo.
In un momento non facile per il fumetto, l’obiettivo di Morgan Lost, attraverso un intrigante mix di azione e mistero e una impostazione grafica innovativa, è di incuriosire anche i fan dei film e telefilm thriller. E forse proprio Claudio Chiaverotti, col suo stile cinematografico che dispensa suspense e colpi di scena (quasi) a ogni pagina, è l’uomo giusto per riuscirci.
Marco Vallarino