Intervista allo sceneggiatore Mauro Boselli sul SettanTex
Era il 30 settembre 1948 quando Il totem misterioso, il primo numero di Tex, usciva in edicola. Un piccolo albo a strisce – il formato tascabile che si usava all’epoca – con sole trentadue pagine, di tre vignette ciascuna, che però bastarono per fare innamorare i lettori dell’infallibile pistolero texano. In realtà ci volle del tempo perché Tex Willer si guadagnasse un pubblico abbastanza fedele e numeroso da decretarne il successo. Oggi però il personaggio nato dalla fantasia dello sceneggiatore Gian Luigi Bonelli e del disegnatore Aurelio Galleppini si accinge a tagliare il traguardo dei settanta anni di vita a testa alta.
Il fumetto più venduto in Italia
Con circa 200.000 copie al mese, Tex – pubblicato da Sergio Bonelli Editore – è ancora il fumetto più venduto in Italia e uno dei più venduti in Europa. Il primato dura da svariate decadi e nessun altro titolo è mai riuscito neppure a sfiorarlo. Del resto, Tex con le sue due pistole Colt 45, la camicia gialla (che in principio era rossa), i blu jeans attillati, il cappello da cowboy e il fido cavallo che lo porta in giro per il West, rappresenta una passione che molti giovani lettori del dopoguerra hanno tramandato ai figli e poi anche ai nipoti. Il personaggio è rimasto sempre lo stesso, sia caratterialmente che graficamente, e secondo Mauro Boselli, autore tra i più prolifici della serie e dal 2011 suo curatore, è proprio questo il segreto.
Tex Willer, un eroe senza macchia e senza paura
“Dopo settanta anni, Tex Willer continua a piacere perché è un eroe senza macchia e senza paura, in grado di far trionfare la giustizia ovunque e comunque” spiega Mauro Boselli. “Al pubblico piacciono le storie a lieto fine, che non seguono le mode del momento. Tex non è neppure un fumetto western: è Tex e basta. Non ha niente in comune con gli spaghetti western degli anni 60, né con quelli crepuscolari degli anni 70 o con quelli più recenti di Tarantino. È un mondo a sé stante, pieno di azione e fantasia, in cui già negli anni 50, grazie alla creatività di G. L. Bonelli, si innestarono elementi narrativi legati al soprannaturale, con le storie del mago Mefisto, che pur essendo insoliti per quel tipo di ambientazione risultarono assai graditi ai lettori e divennero un altro marchio di fabbrica della serie.”
Il quartetto dei pards
Alaska, Canada, Cuba, Colombia, Patagonia, Melanesia sono altri luoghi che hanno ospitato le avventure di Tex Willer, oltre agli Stati Uniti e al vicino Messico. Dopo avere iniziato la sua “carriera” di eroe dei fumetti come giustiziere solitario, che nel primo albo deve difendere l’indiana Tesah dai banditi che la inseguono tra le rocce del Rainbow Canyon, Tex viene arruolato dai ranger. Divenuto un militare, conoscerà Kit Carson che diventerà uno dei componenti del suo celebre quartetto di pards. Gli altri saranno il figlio Kit Willer e il navajo Tiger Jack. Ben presto, grazie al matrimonio con l’indiana Lilyth, la madre di Kit poi morta di vaiolo, Tex Willer diventerà una figura di riferimento per le tribù indiane, che varie volte dovrà difendere dai soprusi dei bianchi.
“Proprio la disponibilità a difendere sempre i più deboli dai più forti, a prescindere da razza, stato sociale e altre questioni, fa di Tex l’eroe perfetto che piace sempre, come Robin Hood e Don Chisciotte” prosegue Mauro Boselli. “È poi interessante notare come Bonelli, descrivendo i nativi americani non più come selvaggi ma come popoli dotati di una cultura evoluta e radicata, abbia anticipato di qualche anno il revisionismo del cinema hollywoodiano.”
Una mostra celebrativa a Milano
I settant’anni di Tex Willer sono stati festeggiati questo mese in edicola con l’uscita di un albo tutto a colori, L’ultima vendetta, scritto proprio da Mauro Boselli e disegnato da Giovanni Ticci. Inoltre il 2 ottobre al Museo della Permanente di Milano sarà inaugurata una mostra celebrativa che fino al 27 gennaio 2019 permetterà di vedere disegni, fotografie, materiali rari e talvolta mai esposti prima.
Attraverso installazioni a tema create appositamente, sarà ripercorsa l’epopea di Tex Willer dal 1948 a oggi. Intanto sono già in cantiere nuove storie che nei prossimi anni proporranno ai lettori l’atteso ritorno di Mefisto, l’arrivo di Pearl Heart,rapinatrice di diligenze realmente esistita, e altre sorprese.
Marco Vallarino