Due giochi vincono ex aequo l’IF Comp 2020, non accadeva dal 1995

Come già detto in passato, e come molti di voi sapranno, l’IF Comp è la manifestazione che dal 1995 tra ottobre e novembre mette in gara le avventure testuali di tutto il mondo, scritte in lingua inglese.

Emily Short, Lynnea Glasser, Robin Johnson, Lucian P. Smith, Jason Devlin e l’italiano Marco Innocenti sono alcuni degli autori che hanno vinto questo prestigioso torneo metaletterario. Quest’anno, per la seconda volta nella lunga storia della IF Comp, c’è stata una vittoria ex aequo. Lo svedese Linus Akesson e il canadese Josh Labelle si sono entrambi classificati al primo posto con la ragguardevole media voto di 8,12.

The Impossible Bottle, vincitore ex aequo della IF Comp 2020 con Tavern Crawler

Akesson ha trionfato con The Impossible Bottle, una puzzlefest “casalinga” scritta in Inform 7. Nella storia il giocatore interpreta una bambina obbligata dal padre a mettere a posto i propri giocattoli, sparsi per le varie stanze. Un’impresa che si rivelerà meno facile del previsto.

Labelle si è issato in cima alla classifica con Tavern Crawler. Prima avventura scritta in Twine a vincere l’IF Comp, presenta una storia fantasy in cui l’avventuriero, insieme al suo party, deve incassare la ricompensa pattuita per aver sconfitto un drago. Ma girando per le taverne del paese, in cerca del committente, il gruppo scoprirà che ci sono esseri umani più pericolosi dei mostri lanciafiamme.

Il Miss Congeniality Awards e gli altri piazzamenti

Tramite i voti degli stessi autori in gara, l’Interactive Fiction Competition assegna anche il Miss Congeniality Awards. Ad aggiudicarsi questo premio più tecnico è stata l’avventura a parser The Magpie Takes the Train di Math Brush. Peraltro si tratta del seguito apocrifo del gioco con cui JJ Guest vinse l’IF Comp nel 2018, in cui impersonavamo un ladro alle prese con un gioiello da rubare.

Tornando alla classifica generale, dietro il duo vincitore si è passato, come buon terzo, Vain Empires. L’avventura firmata Thomas Mack e Xavid propone una bizzarra guerra fredda tra angeli e demoni ambientata in un casinò.

Al ventottesimo posto si è invece classificato il primo dei due giochi italiani in gara: Little Girl in Monsterland. Un ottimo piazzamento se si considera che le avventure iscritte quest’anno erano più di cento. La storia interattiva di Maurizio Colucci, noto anche come Mike Stallone, propone una interfaccia punta-e-clicca davvero particolare, che merita di essere vista… e giocata!

Radicofani di Roberto Marcarini, a dispetto del settantaduesimo posto, ha ricevuto anche buone recensioni. I giocatori di madrelingua inglese hanno apprezzato l’aspetto vintage del gioco e la storia intrigante. Peraltro anche Leonardo Boselli aveva dedicato un bel video gameplay all’edizione originale dell’avventura, in italiano.

A Colucci e Marcarini va inoltre il merito di aver riportato l’Italia alla IF Comp dopo qualche anno di assenza. Era infatti dal 2016 che mancavamo dalla gara, l’anno di Darkiss 2 e Zigamus. Era invece dal 1995, cioè dalla prima edizione, che non si verificava un pareggio in cima alla classifica. Quell’anno, a vincere a pari merito, furono Andrew Plotkin con A Change in the Weather e Magnus Olsson con Uncle Zebulon’s Will.

Se anche voi avete giocato e votato qualcuna delle avventure in gara alla IF Comp 2020, condividete le vostre esperienze sul gruppo Facebook di Darkiss.