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Darkiss e Zigamus nel catalogo internazionale di TextFiction

Darkiss 1 su TextFiction

Approfitto dell’ultima data palindroma del decennio – 22/02/2022 – per darvi una notizia che mi ha reso molto orgoglioso. Le edizioni inglesi delle mie avventure testuali Darkiss 1 e Zigamus sono entrate a far parte del catalogo internazionale di TextFiction. TextFiction è l’app più usata per caricare opere di interactive fiction sui dispositivi Android. Prodotta da Patrick Ahlbrecht di Onybits, vanta più di 100.000 download e installazioni su smartphone e tablet di tutto il mondo. Il suo catalogo, cliccato ogni giorno da migliaia di utenti, è quindi una bella vetrina in cui apparire.

La selezione di TextFiction, orientata a presentare i giochi più popolari di ieri e di oggi, trabocca di nomi di autrici e autori assai noti. Ci sono le avventure di molti vincitori della IF Comp, come Emily Short, Andrew Plotkin, Adam Cadre, Paul O’Brian. E alcune di quelle più famose della Infocom, come Zork, Enchanter, Deadline. Darkiss 1 e Zigamus sono state aggiunte grazie alla gentilezza di Patrick, che ha accettato di accogliere la mia richiesta. Pare infatti che il catalogo di TextFiction sia aperto a nuove proposte.

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Gli zombi di Zigamus ora hanno un volto

Gli zombi di Zigamus ora hanno un volto. E quindi una bocca per mangiarvi. Gnam gnam!

L'edizione illustrata di Zigamus, l'avventura testuale del Vigamus di Roma

Come sapete, Zigamus è il gioco che ho scritto nel 2016 per gli amici del Vigamus, il museo del videogioco di Roma. Il direttore Marco Accordi Rickards, appassionato come me di narrativa interattiva, sognava di avere un’opera di interactive fiction ambientata nello spazio espositivo di via Sabotino. Io però, per vivacizzare il gioco e renderlo più funzionale allo scopo esplorativo delle sale del museo, decisi di metterci anche gli zombi. Così il giocatore, per fronteggiare i mostri, avrebbe dovuto esplorare ogni stanza in cerca di cimeli videoludici da usare come armi contro di loro.

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AI Open Mind incontra l’Homo Cyber Ludens

AI Open Mind, il video incontro su videogiochi e società

Sabato 5 febbraio non sarà soltanto il giorno del derby Inter-Milan e della serata finale del Festival di Sanremo. AI Open Mind, il progetto divulgativo sulla intelligenza artificiale di cui vi ha già parlato, ospiterà la video presentazione di Homo Cyber Ludens. Il libro sulla evoluzione sociale dei videogiochi, al quale ho contribuito con un breve saggio sullo “schermo oltre la pagina”, sarà al centro dell’evento sul rapporto tra videogiochi e società, che andrà in scena alle 17 su Zoom e potrà essere seguito in diretta su Facebook. Insieme a me, in veste di relatori, ci saranno Marco Accordi Rickards e Umberto Sisia. Il relatore sarà invece Gianluigi Marsibilio, scrittore e autore di podcast.

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Homo Cyber Ludens, il libro sull’evoluzione sociale e filosofica dei videogiochi

Homo Cyber Ludens

Homo Cyber Ludens è il titolo del libro che Idra Editing ha dedicato al protagonista della rivoluzione sociale e filosofica innescata dall’avvento dei videogiochi. Opere commerciali nate in principio per meri scopi d’intrattenimento, ma divenute col passare delle decadi un fenomeno artistico e sociale di assoluto rilievo. Questo grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche e anche a una maggiore consapevolezza delle potenzialità di questa forma d’espressione. I videogiochi infatti sono oggi utilizzati con profitto anche in campo didattico e commerciale grazie alla gamification. E hanno superato cinema e letteratura nella capacità affabulatoria declinata nello storytelling.

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Vent’anni di euro e di Secolo XIX

Il Secolo XIX, 3 gennaio 2002

Il 3 gennaio 2002, con la pubblicazione in prima pagina del racconto umoristico Euro deliri, iniziava la mia avventura al Secolo XIX. Grazie all’intraprendenza di Antonella Viale, che mi segnalò come giovane scrittore emergente, e alla generosità dell’allora direttore Antonio Di Rosa, ebbi la possibilità di iniziare a scrivere brevi storie tinte di noir, legate ai principali fatti di cronaca.

L’avvento della moneta unica europea è quindi coinciso con il mio avvento al quotidiano genovese, per il quale scrivo ancora adesso. Dopo i primi anni trascorsi con i capiredattori Sergio Buonadonna e Silvia Neonato a firmare racconti per le pagine culturali, sono passato a produrre notizie per le edizioni locali del ponente. Spaziando da Imperia a Savona, mi sono occupato di luoghi, personaggi, eventi, con un occhio di riguardo per il mondo dei giovani, di cui ancora oggi – a 44 anni – mi sento parte.

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Buon Natale e buona lettura agli studenti dell’istituto Baruffi di Ceva

Come sapete, già dalla sua prima edizione, risalente al 2011, il mio romanzo Il cuore sul muro ha sempre goduto di una certa attenzione da parte di dirigenti e docenti delle scuole superiori di varie parti d’Italia. Per restare in Liguria, il liceo D’Oria di Genova, il liceo Cassini e l’istituto Aicardi-Ruffini di Sanremo, l’istituto Ruffini di Imperia, l’istituto Boselli-Alberti di Savona sono solo alcune delle scuole che hanno adottato la mia storia d’amore a tinte dark come lettura didattica per le classi del biennio.

Gli studenti del liceo Baruffi di Ceva

Stavolta però è successa una cosa incredibile, oltre che meravigliosa. Dopo avermi incontrato a novembre alla fiera Olioliva di Imperia, la dirigente dell’istituto Baruffi di Ceva – professoressa Mara Ferrero – ha deciso di acquistare 25 copie del libro per la biblioteca della scuola. Il cuore sul muro è così entrato a far parte dell’offerta didattica dell’istituto in maniera permanente, come le opere dei grandi della letteratura.

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Intelligenza artificiale e videogiochi

L’Accademia di Comunicazione di Milano, fondata negli anni 80 dall’amico Michelangelo Tagliaferri, è un posto in cui capito spesso, durante le mie trasferte meneghine. Prima della pandemia, ci ho insegnato gamification e presentato vari progetti, oltre che il mio romanzo sulla street art. Inoltre ho fatto parte del gruppo Mathema, un think tank creato nel 2018 per esplorare i risvolti sociali del nuovo umanesimo tecnologico.

AI Open Mind: il sito italiano sulla intelligenza artificiale

Proprio dalla esperienza di Mathema è nato, nel gennaio di quest’anno, AI Open Mind. Un progetto divulgativo che ha riunito vari esperti di comunicazione, provenienti sia dal mondo dall’informazione sia dall’ambito accademico, per allestire un sito dedicato all’avvicinamento del grande pubblico alla intelligenza artificiale come occasione di crescita, culturale oltre che tecnologica, dell’individuo.

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Un gioco nel gioco ha vinto l’IF Comp 2021

L’avventura testuale And Then You Come to a House Not Unlike the Previous One di B. J. Best ha vinto l’Interactive Fiction Competition 2021, il campionato mondiale di narrativa interattiva che si è svolto nelle scorse settimane. Vi dico subito che non è uno dei giochi che avevo provato e votato durante lo svolgimento del torneo. Marco Innocenti, a sua volta vincitore della IF Comp nel 2012, però me ne aveva parlato piuttosto bene. E infatti, quando mi sono deciso a dargli un’occhiata, nei giorni scorsi, ho capito di trovarmi davanti a qualcosa di notevole. E particolare. Molto.

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Musica metal protagonista della IF Comp 2021

Tra gli oltre settanta giochi in gara alla IF Comp 2021 – l’annuale campionato mondiale di narrativa interattiva – ce n’è uno di cui vi voglio parlare. Codex Sadistica di PS Berge è una avventura a parser ambientata a un festival di metal band. Chi non mi conosce di persona, forse non sa che sono un fan della musica metal, oltre che rock. Anzi per me sono praticamente un genere unico. Non ho mai capito le dispute tra hard rock e heavy o thrash metal. O l’odio verso il glam metal. Tuttavia, Codex Sadistica parla – in parte – proprio di questo. E lo fa in maniera divertente e anche sorprendente. Il gioco infatti parte come avventura musicale, ma poi si trasforma in horror, sia pure mantenendo un tono goliardico e ammiccante.

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L’Italia schiera il tridente alla IF Comp 2021

Perdonatemi il gergo calcistico. So bene che molti di coloro che bazzicano il mondo della narrativa interattiva sono poco interessati alle giravolte del pallone. L’occasione però è ghiotta. Quest’anno infatti son ben tre gli italiani iscritti alla Interactive Fiction Competition. L’IF Comp, che a me piace chiamare il campionato mondiale dei videogiochi testuali, è aperta a programmatori e scrittori di tutto il mondo. Essendo però riservato a opere scritte in inglese, raramente si vedono in gara autori di altre lingue. In effetti tradurre o far tradurre i propri giochi è una faticaccia. Ve lo dice uno – come sapete – che lo ha fatto due volte.

IF Comp 2021

Eppure qualcuno che si lascia ammaliare dal fascino della IF Comp c’è sempre. Anche perché l’Italia vanta già una vittoria nella competizione: quella di Marco Innocenti nel 2012 con Andromeda Apocalypse. Quest’anno però ci siamo – come Paese – superati, battendo anche il record di due iscritti stabilito l’anno scorso.

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