L’Italia schiera il tridente alla IF Comp 2021

Perdonatemi il gergo calcistico. So bene che molti di coloro che bazzicano il mondo della narrativa interattiva sono poco interessati alle giravolte del pallone. L’occasione però è ghiotta. Quest’anno infatti son ben tre gli italiani iscritti alla Interactive Fiction Competition. L’IF Comp, che a me piace chiamare il campionato mondiale dei videogiochi testuali, è aperta a programmatori e scrittori di tutto il mondo. Essendo però riservato a opere scritte in inglese, raramente si vedono in gara autori di altre lingue. In effetti tradurre o far tradurre i propri giochi è una faticaccia. Ve lo dice uno – come sapete – che lo ha fatto due volte.

IF Comp 2021

Eppure qualcuno che si lascia ammaliare dal fascino della IF Comp c’è sempre. Anche perché l’Italia vanta già una vittoria nella competizione: quella di Marco Innocenti nel 2012 con Andromeda Apocalypse. Quest’anno però ci siamo – come Paese – superati, battendo anche il record di due iscritti stabilito l’anno scorso.

Insieme all’amico Leonardo Boselli – che già sapevo avrebbe partecipato – ho trovato nell’elenco degli oltre 70 autori e autrici in gara anche Alessandro Ielo e Giovanni Rubino. Due italiani, come confermato dalle note biografiche trovate in giro, che però da qualche tempo sembrano vivere e lavorare all’estero. Questo probabilmente li ha agevolati nella scrittura delle loro storie interattive in inglese. Peraltro si tratta, in tutti e tre i casi, di giochi davvero particolari.

Leonardo Boselli

Leonardo Boselli per scrivere il suo gioco The Library ha addirittura ideato un nuovo ambiente di sviluppo. HyperFable, programmato in JavaScript, offre una interfaccia punta-e-clicca dalle grandi potenzialità. Si può girare liberamente per le ‘stanze’ del gioco, raccogliere e manipolare oggetti, parlare con gli altri personaggi attraverso dialoghi a scelta multipla, e tutto in un qualunque browser, senza dover scaricare o installare alcunché.

La storia rende omaggio alla biblioteca di Borges, quella dove sono custoditi ‘tutti i libri possibili’. Girando – in sogno – tra gli scaffali, si potranno rivivere, ovviamente in prima persona, celebri romanzi, racconti e poemi: Moby Dick, Dracula, Frankenstein, Gulliver, Il conte di Montecristo, l’Odissea, la Divina Commedia e molte altre. In ogni storia ci sarà qualcosa da fare, magari con l’aiuto dei personaggi (e degli oggetti) di un’altra. Il gioco è disponibile anche in italiano e sul canale YouTube di 1001 Avventure trovate vari video di approfondimento, anche su HyperFable.

Alessandro Ielo

Alessandro Ielo ha invece scritto The Spirit Within Us in C, basando la programmazione – ha scritto nelle info – sul tutorial di Ruud Helderman, che mi era sconosciuto. Il gioco è un thriller psicologico ambientato in una casa in cui vi risvegliate dopo essere stati feriti, abbastanza gravemente, in quella che sembrerebbe essere stata un’aggressione. Esplorando l’abitazione scoprirete – anche grazie ad alcuni brevi flashback – vari dettagli sulla vostra situazione. Il rischio di morire dissanguati, se non trovate qualcosa per curarvi, vi farà procedere via spediti nell’indagine. Il parser verbo+oggetto funziona benone e non fa rimpiangere Inform.

Giovanni Rubino

Giovanni Rubino, infine, si è affidato al tool Ink per scrivere il suo The Daughter. Il celebre sistema di gioco a scelta multipla degli Inkle Studios vi mette alle prese con una indagine ambientata in un futuro bizzarro, in cui l’umanità è diventata immortale e la sessualità è più sfumata, indefinita. Quella che sembra una ragazza è stata assassinata in modo che non potesse più tornare in vita e voi – attraverso vari dialoghi, sopralluoghi, spostamenti – dovete trovare chi è stato.

Il mio invito è di provare tutti e tre giochi e votarli per sostenere la partecipazione italiana alla IF Comp. Un po’ di partigianeria ci vuole ogni tanto, anche perché la concorrenza è come al solito molto agguerrita.

In realtà gli amici anglofoni sono i primi a concentrare la loro attenzione sulle storie e le avventure scritte negli altri paesi. Ai tempi della IF Comp 2015 ricevetti molti consigli su come migliorare l’edizione inglese di Darkiss 1, che poi conquistò la finale degli Xyzzy Awards.

Nel prossimo post vi parlerò di un altro gioco della IF Comp 2021 che mi è piaciuto molto. Un gioco che, come tema e ambientazione, non mi sarei aspettato di vedere. E che quindi mi ha confermato come la narrativa interattiva – inglese, ma non solo – sia davvero il contesto letterario ideale per esprimersi a piacimento, lontano da mode e tendenze che non ci interessano poi molto.