L’avventura testuale Brain Guzzlers from Beyond! di Steph Cherrywell ha vinto l’Interactive Fiction Competition 2015.
Il gioco di fantascienza umoristica ambientato nella provincia americana degli anni 50 e dedicato a una bizzarra invasione aliena ha trionfato con una vertiginosa media voto di 8,05 raccogliendo 95 preferenze. Al secondo posto si è classificata Map di Ade McT (con una media di 7,65), al terzo Midnight. Swordfight. di Chandler Groover (7,58).
L’edizione inglese della mia avventura testuale Darkiss 1, che avevo preparato per l’occasione con l’aiuto di alcuni amici, ha conquistato un onorevole dodicesimo posto, su oltre cinquanta giochi in gara, con una media di 6,34 e 65 voti raccolti. Da una parte non mi posso lamentare, dall’altra speravo di finire nei primi dieci. E poi non ho mai visto nessuno festeggiare un dodicesimo posto, e nemmeno un undicesimo!
Grazie comunque a tutti quelli che hanno provato e votato la mia avventura. Peraltro il gioco, nel corso della gara, ha subito vari restyling, sfruttando i suggerimenti diretti di alcuni pregevoli feedback e quelli indiretti degli script delle partite on line. Sì, se avete giocato su IFComp.org siete stati registrati. Adesso so chi siete e cosa avete fatto e verrò a prend… scherzo!
Se quella degli script è stata la parte più interessante della mia prima IF Comp da autore, la più bella è stata senz’altro quella delle recensioni. Per Darkiss 1, molti critici e autori blasonati hanno avuto (quasi) solo belle parole. La traduzione, forse preparata un po’ troppo in fretta, a dispetto dei miei timori iniziali, è diventata addirittura uno dei punti di forza del gioco. A molti è piaciuto lo stile “insolito”, “eccentrico”, “bizzarro”, che in realtà deriva in parte dal fatto che anche i testi italiani sono piuttosto enfatici ed elaborati.
Un vampiro smemorato
È stato anche apprezzato il lavoro di gamification compiuto sulla amnesia di Martin Voigt, che sta alla base di molti dei puzzle del gioco. Il fatto che il vampiro all’inizio della storia non ricordi cose che per lui dovrebbero essere scontate (Quanti sono i raggi del sole di Valmar? Qual è la combinazione della porta metallica? Dov’è il Necronomicon?) innesca una serie di situazioni destinate a diventare pane per i denti di ogni buon avventuriero.
Nei prossimi giorni cercherò di riassumere in un post tutto il meglio e tutto il peggio (c’è stato anche quello) capitato a Darkiss 1 all’IF Comp. Intanto vi segnalo che anche l’edizione inglese del gioco, così come quella italiana, ha la sua bella pagina sull’Interactive Fiction Database. Come al solito saranno graditi voti e recensioni (stavolta però in inglese).
Molti mi hanno chiesto se tradurrò Darkiss 2 per l’IF Comp 2016. L’intenzione c’è e in molti di quelli che hanno giocato Darkiss 1 all’IF Comp 2015 si sono offerti di aiutarmi. Non so ancora quando potrò iniziare a studiare e riscrivere i testi, ma se siete disponibili a partecipare al lavoro, battete un colpo!
Naturalmente non dimentico che c’è anche Darkiss 3 da fare. Prima di quella però ci sono buone probabilità che vedrete almeno un’altra avventura (in italiano) firmata da me. E stavolta non ci saranno vampiri, ma…
Brain Guzzlers from Beyond!
Per chiudere due parole sul vincitore dell’IF Comp 2015. Ho giocato con grande piacere Brain Guzzlers from Beyond! e credo che meriti la vittoria. Del resto, il suo autore, che è anche un apprezzato disegnatore, era già arrivato terzo nel 2014, quindi Brain Guzzlers non ha vinto per caso. Confesso di non avere (ancora) provato Map, mentre mi è piaciuto molto Midnight. Swordfight. È un gioco particolare, ma molto ben fatto, divertente, pieno di azione, come anche Brain Guzzlers. Si viaggia nel tempo e nello spazio (letteralmente) per impedire la propria morte. O quella di qualcun altro, dipende da dove mettete la salsiccia… Sono pronto a scommettere che Chandler Groover farà strada. Intanto potete provare il suo nuovo gioco horror Open that vein, in gara alla Ectocomp 2015.
Tornando all’IF Comp, mi è piaciuta anche Life on Mars? di Hugo Labrande, dramma spaziale che come approccio mi ha ricordato (in piccolo) il capolavoro della Infocom A mind forever voyaging. Concedetemi una segnalazione pure per l’horror Pit of the condemned, che purtroppo è arrivato quarantacinquesimo. È un’avventura (quasi) senza puzzle in cui dovete scappare da un mostro che vi dà la caccia in un’antica città in rovina. Contemporaneamente, dovete trovare il modo di ucciderlo. Detto così non sembra granché, ma le locazioni da esplorare e mappare (molte sottoterra) sono magnifiche e le trappole da tendere alla bestia sono ganze.
Non ho (ancora) provato i giochi sviluppati con Twine e a scelta multipla, dunque mi scuserete se non parlo di quelli ;)
Ancora una volta ringrazio gli amici Emilio Audissino, Jacob Gunness, Marco Innocenti per avermi aiutato a preparare l’edizione inglese di Darkiss 1 per l’IF Comp 2015. E poi Davide Somma per avermi dato l’idea di partecipare e gli staffer di OldGamesItalia per aver seguito (molto) da vicino l’andamento della gara. È un piacere scrivere giochi per leggere recensioni e commenti approfonditi come i loro!