L’IF Comp, o Interactive Fiction Competition, è quella che mi piace chiamare il campionato del mondo dei videogiochi testuali. Una gara che ogni anno in autunno mette a confronto le opere, in inglese, di autori e autrici di tutto il pianeta. E che in passato ha visto gli italiani ben figurare. In particolare, nel 2012 Marco Innocenti è riuscito a vincere con la storia di fantascienza Andromeda Apocalypse. E Roberto Grassi, Paolo Lucchesi e Alessandro Peretti sono arrivati secondi nel 2005 con il noir Beyond.
Io, come forse ricorderete, ho partecipato nel 2015 e nel 2016 con Darkiss 1, Darkiss 2 e Zigamus con risultati discreti, impreziositi dalla successiva entrata in nomination di Darkiss 1 agli Xyzzy Awards nella categoria Best Player Character per le malefatte del vampiro Martin Voigt.
Quest’anno torno in gara con l’edizione inglese di Campus Invaders, il gioco scritto per gli amici della Vigamus Academy di Roma. Un progetto curato nella traduzione e localizzazione dalla professionista Francesca Noto, che da ieri – sabato 1 ottobre – trovate sul sito della IF Comp insieme agli altri 70 giochi iscritti. Molti sono a scelta multipla, come ormai va di moda all’estero, scritti in Twine o ChoiceScript. Almeno venti però hanno – come Campus Invaders – il buon vecchio parser. L’interfaccia a linea di comando che offre a mio avviso una maggiore libertà e profondità di gioco. Infatti di solito vince un gioco a parser!
Un appello al gioco e al voto
Naturalmente vi invito a iscrivervi come giudici alla IF Comp 2022 – è gratis! – e a giocare e votare Campus Invaders. La concorrenza come sempre è agguerrita e ci sarà bisogno dell’aiuto di tutte e di tutti per non sfigurare. Nelle prossime settimane cercherò di postare sui miei profili social le recensioni che eventualmente usciranno. Campus Invaders è un gioco troppo breve per aspirare alla vittoria finale, però sia io che gli amici del Vigamus confidiamo in qualche bella parola dagli amici stranieri. Anche perché già i due Darkiss e Zigamus ai loro tempi avevano fatto incetta di feedback lusinghieri. Come dimenticare, per esempio, le meravigliose recensioni di Emily Short, considerata una delle autrici e critiche di IF più influenti al mondo?
Contrariamente a quanto qualcuno possa pensare, nel mondo anglosassone c’è grande interesse per la localizzazione in inglese di opere scritte in origine in altre lingue. In effetti è un contributo, o almeno una aggiunta, a un patrimonio culturale, oltre che letterario, che per la sua accessibilità aspira a diventare universale.
Buon divertimento dunque – e buon voto! – con i 71 giochi della IF Comp 2022. O, come si dice all’estero, happy adventuring!