Come si diventa game designer

Come si diventa game designer è il titolo del servizio di Alessandra Repetto e Fabrizio Biancardi che il portale GiovaniLiguria.it ha dedicato alla mia attività di autore di videogiochi e in particolare – come sapete! – di avventure testuali.

Una video intervista in cui racconto come tutto è cominciato, con le prime righe di Basic scritte col Commodore 64, e poi come si può coltivare questa passione con l’aiuto di Internet e dei social network, tentando di trasformarla in un vero e proprio lavoro o quasi.

L’invito del sito è giunto dopo la pubblicazione di Darkiss su Win Magazine, di cui vi ho parlato nelle scorse settimane. L’opera di interactive fiction dedicata alle malefatte del vampiro Martin Voigt sta avendo un bel successo di critica e pubblico. E a quanto pare questo ottimo riscontro ha permesso di aprire nuovi spazi dedicati alla creatività digitale. Non va poi dimenticato che i videogiochi costituiscono uno degli ambiti più promettenti per i giovani in cerca di lavoro. Sono anche una realtà stimolante che permette di coniugare al meglio l’approccio tecnico a quello artistico.

E poi offrono la possibilità di giocare e divertirsi un sacco. Perché, come ho detto nell’intervista, il modo migliore per scrivere (e programmare) dei buoni videogiochi è giocare quelli degli altri.

Buona visione!