Una perfetta cenetta romantica si trasforma nel peggiore degli incubi
Nel 2007 ho avuto il piacere di vedere un mio racconto diventare un film. La dolce Eleonora e l’amaro calice era una storia che avevo scritto nel 2005 per l’antologia La minestra sul cortile curata dall’amico Lucio Nocentini per Coniglio Editore.
La pubblicazione del libro era abbinata a un progetto benefico: una raccolta fondi per la Vidas, associazione milanese che fornisce assistenza gratuita e completa ai malati terminali. Tra gli altri parteciparono al progetto, scrivendo storie di vario tipo, Dario Fo, Franca Rame, Paolo Limiti, Ivan Cattaneo, Andrea G. Pinketts, Luca Crovi e altri grandi nomi dello spettacolo e della letteratura.
Il volume ebbe un certo successo e molti lettori rimasero incuriositi anche dal mio racconto, una commedia noir che mostrava come un romantico sogno d’amore potesse trasformarsi nel peggiore degli incubi! Convinto delle potenzialità cinematografiche della storia, la sottoposi all’amico Emilio Audissino, regista imperiese in cerca di un’idea per il suo prossimo film e amante di black comedy e di altri generi simili, legati ai mitici progetti a basso costo del cinema americano degli anni 50 e 60.
Un omaggio ai vecchi tempi
Con la complicità della associazione Ergo Sum che accettò di produrre il film, potemmo allestire il set del mediometraggio.
Il risultato, grazie alla bravura del regista e degli attori, è stato un divertissment irresistibile, oltre che un omaggio ai vecchi tempi. Una piccola opera cinematografica che ci ha dato grande soddisfazione e fatto vivere una esperienza indimenticabile. Ha strappato applausi, sorrisi e risate e, almeno a livello locale, è diventata un piccolo cult.
Peraltro il successo dell’iniziativa ha permesso a Audissino di girare, poco tempo dopo, un altro film: Yoshiwara Club. Una sorta di spinoff ambientato negli stessi luoghi e con molti degli attori dell’opera precedente, che racconta una strana storia con elementi sia fashion che horror, capace di aggiornare il connubio di Eros e Thanatos ai tempi frenetici della disco, tra bulli e pupe.
La storia
Il protagonista della storia si chiama proprio Marco (interpretato da Eugenio Ripepi) ed è un giornalista della pagina mondana di un quotidiano. Il giovane incontra per caso, nell’esclusivo Yoshiwara Club, l’affascinante Eleonora (Giorgia Brusco). Dopo un brevissimo corteggiamento lei accetta l’invito a cena per la sera successiva.
Marco la porta nel più caratteristico locale della città, dove l’atmosfera medievale si coniuga con una cucina esotica e cosmopolita. Ad accoglierli c’è Lucio (Gianni Oliveri), proprietario del ristorante nonché amico fidato di Marco. L’occasione sembra perfetta per una splendida cena e un fantastico dopocena. Marco sfodera tutta la sua arte dongiovannesca, ma Eleonora si fa seria e gli domanda, al di là dei facili complimenti, di prometterle una cosa: di non scappare via di là nella mezz’ora successiva.
Marco promette senza indugio: si trova in un posto bellissimo con una ragazza fantastica, perché mai dovrebbe scappare? Eleonora non risponde alle richieste di chiarimento di Marco, anzi si fa più misteriosa e… inquietante! Quale minaccia incombe su Marco, pronta a scatenarsi nella mezz’ora successiva? Mantenere la promessa fatta significherà per lui mettere a repentaglio la sua stessa vita!
La perfetta cenetta romantica si trasformerà quindi nel peggiore degli incubi! Tra personaggi irresistibili, dialoghi pungenti, gag esilaranti e colpi di scena a non finire, il film si rivelerà una commedia noir capace di tenere gli spettatori incollati allo schermo con l’assillante domanda: “E adesso che cos’altro succederà?”
La produzione
Le riprese del film si sono svolte all’inizio del 2007 a Imperia e dintorni. I set principali sono stati la locanda medievale Ai Secoli Bui di Poiolo, teatro della famigerata cena; il Querida di Diano Marina, la discoteca dove scatta l’iniziale colpo di fulmine; l’antico borgo del Parasio di Porto Maurizio, che racchiude la casa della dolce Eleonora e altri incantevoli scorci imperiesi, come quelli della Marina di Porto e della spianata dei Peri.
Nella troupe, i talenti emergenti del Dams di Imperia – tra cui Fabio Zenoardo, poi diventato un apprezzato fotografo e videomaker – sono stati affiancati da alcuni dei più noti e apprezzati professionisti del mondo dello spettacolo della Riviera ligure, come il direttore della fotografia Gianni Languasco.
Nel cast, attori di teatro come Giorgia Brusco, Eugenio Ripepi, Gianni Oliveri e Victor Mella hanno lavorato insieme a interpreti di fiction televisive come Antonio Carli di Carabinieri e Carmine Esposito di Cento Vetrine. Laura Bonifazio, Katia Ferrante, Federica Orsini, Giovanni Cammalleri, Antonio Esposito, Nicola Boero sono altri attori che hanno preso parte alle riprese, insieme al dj Paul Richard.
Il progetto, per la sua rilevanza culturale, ha ottenuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Imperia, oltre che il supporto di vari sponsor, tra cui l’azienda vinicola Poggio dei Gorleri, il caffè Rossini, l’olio Raineri, la banca d’Alba, la libreria Ragazzi.
La presentazione
La prima proiezione del film, il 27 settembre 2007 al cinema Centrale di Imperia, ha fatto registrare un entusiasmante tutto esaurito. La serata, presentata da Giorgia Manuguerra e Carmine Esposito, ha ospitato inoltre una raccolta fondi in favore della casa famiglia Pollicino.
Il Secolo XIX, La Stampa, L’Eco della Riviera, La Riviera, Mentelocale sono alcuni dei giornali e siti che hanno parlato del film. Inoltre La dolce Eleonora e l’amaro calice è stato segnalato tra i dieci migliori film del mese dal periodico specializzato Primafila con una entusiastica recensione della giornalista e critica cinematografica Cecilia Margherita Voi.
Nei mesi successivi il film è stato presentato al Roma Independent Film Festival, alla rassegna cinematografica CynArt del Dams di Imperia, al Festival delle Culture Giovanili di Sanremo, a Bordighera alla rassegna Musicals, Movies & Co. e anche al Video Festival Città di Imperia.
Il film, disponibile anche con i sottotitoli in inglese, è presente nell’Internet Movie Database e su FilmFreeway. Qui sotto invece si può vedere il director’s cut dell’opera, caricato da Audissino su YouTube insieme ai tre trailer realizzati all’epoca della prima proiezione.