DSA e videogiochi testuali

DSA è la sigla con cui si indicano i disturbi specifici di apprendimento. Dislessia, dislessia, disortografia, discalculia sono i più conosciuti, relativi a problemi di lettura, scrittura, calcolo.

Settimana della Dislessia

La settimana scorsa sono stato ospite dell’edizione imperiese della Settimana Nazionale della Dislessia. La manifestazione curata dalla Associazione Italiana Dislessia ha proposto mercoledì 9 ottobre a Sanremo un convegno intitolato Diversi e Uguali e dedicato alla promozione dell’equità. Presso il teatro dell’Opera ho illustrato come alcuni DSA, tra cui appunto dislessia e disgrafia, possano essere trattati, a scuola e altrove, attraverso l’utilizzo di videogiochi didattici a interfaccia testuale.

Il contesto competitivo e (ri)creativo offerto da un’opera videoludica letteraria può infatti stimolare l’utente a una maggiore attenzione verso le parole da leggere e da scrivere. Da una parte, per comprendere la situazione di gioco, occorre interpretare correttamente, attraverso la lettura, i testi che la descrivono. Dall’altra, per mandare avanti la storia, bisogna scrivere i comandi relativi alle azioni del proprio personaggio nella maniera appropriata. Una doppia “sfida” che può davvero migliorare l’approccio ai testi dei giovani lettori e scrittori. Senza dimenticare l’aspetto della programmazione di queste particolari opere digitali a metà tra gioco e libro. Un modo per avvicinare i più giovani al mondo del coding e quindi alle sue tante opportunità lavorative.

I videogiochi testuali dell’istituto Marconi di Imperia

Al convegno sulla dislessia di Sanremo, naturalmente, ho illustrato anche la mia attività di docente di gamification all’istituto Marconi di Imperia. Un’esperienza che dal 2014 al 2017 ha portato alla realizzazione di tre videogiochi testuali molto apprezzati da pubblico e critica. Il primo, Visita al Marconi, come certamente ricorderete, era letteralmente un biglietto da visita interattivo (e illustrato) della scuola. Il secondo, In cerca di Tesla, un viaggio nel tempo alla scoperta del genio del celebre scienziato. Il terzo, Fuga dall’Acropoli, una “scampagnata” nell’antica Grecia, ai tempi della guerra del Peloponneso.

Un giorno ci sarà un quarto videogioco targato Marconi? Mi piacerebbe rispondervi di sì. Intanto è importante che i videogiochi continuino a essere, in tutta Italia, uno strumento didattico rilevante dell’odierna offerta formativa.