Fabio Fognini e il tennis, un’intervista vintage

La recente, entusiasmante vittoria di Fabio Fognini al Masters di Monte-Carlo 2019 mi ha fatto ricordare l’intervista fatta al tennista di Arma di Taggia nel lontano 2007.

Fabio Fognini

Allora scrivevo (anche) per LinfaTv Magazine, mensile cartaceo che dava grande spazio ai talenti liguri di arte, economia, sport. Fognini, giovane promessa del tennis italiano, era in procinto di entrare nella classifica dei primi cento giocatori del mondo.

Ne approfittai quindi per incontrarlo, insieme al padre Fulvio e a un amico comune, al vicino circolo del tennis di Arma di Taggia, dove Fabio si allenava quando tornava a casa a trovare la famiglia.

Fu una bella chiacchierata. Dopo l’intervista, ebbi l’occasione di vedere Fognini allenarsi e rimasi impressionato dalla sua reattività. Era decisamente in forma e infatti, poche settimane dopo, le vittorie conseguite nel tour sudamericano gli permisero di entrare nei primi cento della classifica Atp, primo grande traguardo di una carriera che sta facendo la storia del tennis italiano.

Fabio Fognini, la nuova promessa del tennis italiano arriva da Arma di Taggia

Fabio Fognini

Micidiale nel dritto, implacabile nel rovescio, fenomenale nel recupero. Si chiama Fabio Fognini, ha vent’anni e arriva da Arma di Taggia la nuova giovane ed esplosiva promessa del tennis italiano, in attesa di entrare, con il prossimo exploit, nella classifica dei primi cento giocatori del mondo.

“Spero di farcela entro la fine dell’anno” confessa il carismatico atleta, che nelle prossime settimane giocherà in Brasile, Uruguay, Paraguay e Argentina. “Da quando ho cambiato l’allenatore la scorsa primavera, andando a vivere a Barcellona per lavorare con Oscar Serrano al circolo Valldoreix, penso di avere acquisito una pace interiore che prima non avevo. E questo mi ha permesso in pochi mesi di guadagnare nel ranking più di cento posizioni.”

Adesso Fabio Fognini gioca con una tranquillità che gli permette di stare in campo molto più concentrato e dare il meglio di sé nei momenti decisivi. “Sembra una battuta, ma la mia arma migliore è proprio la testa” continua il ragazzo. “In Spagna mi trovo benone e e per me è importante andare d’accordo col mister anche fuori dal campo. Questo cambio insomma mi ha fatto bene e chi mi conosce lo sa.”

La bella vittoria di Fabio Fognini contro Andrew Murray

Proprio quest’ultima estate infatti Fabio Fognini ha ottenuto il suo più grande risultato sbaragliando, al secondo turno del torneo del circuito Master Series di Montreal, il fortissimo scozzese Andrew Murray, numero 14 del mondo. Già a maggio comunque il talento armeasco aveva stupito tutti qualificandosi al prestigioso Roland Garros di Parigi e portando al quinto set l’argentino Juan Monaco, numero 35 del mondo.

“In realtà in questi primi anni di attività professionistica non ho mai vinto contro un tennista argentino” confessa Fognini, fortissimo sulla terra rossa ma molto abile anche sulle altre superfici. “La speranza è che l’imminente tour sudamericano mi aiuti a sfatare questo tabù.”

Intanto il ragazzo nato e cresciuto in provincia di Imperia, dopo aver scoperto l’amore per il tennis al circolo Amatori Tennis sul lungomare di Arma di Taggia (dove tutti lo tifano e lo aiutano a tenersi in allenamento quando torna a casa), ha già girato il mondo in lungo e in largo. Soltanto in queste ultime settimane è stato in India a Mumbay, in Giappone a Tokyo e in Austria a Vienna. “Ho viaggiato tanto, è vero” conferma ridendo “ma ho visto quasi solo campi da tennis.”

Le prime vittorie di Fabio Fognini ai Futures di Bergamo e Murcia

Fabio Fognini

Al di là delle imprese nelle competizioni più importanti, dove ha battuto alcuni dei giocatori più forti del momento, Fabio Fognini si è fatto valere anche nei tornei Futures e Challenger, vincendo nel 2005 a Bergamo e Murcia (nella Spagna meridionale) e nel 2006 a Siracusa e arrivando quest’anno in finale a Santiago, Sanremo e Furth. “Il mio sogno sarebbe poter portare, in un giorno non lontano, una coppa al mio caro vecchio circolo” ammette il giovane, tifoso interista. “Quando sono in giro per il mondo ho sempre nostalgia di casa. Per fortuna mio padre ogni tanto riesce a venire a vedermi giocare, come a Parigi.”

Oltre che numero 108 del mondo, Fabio Fognini secondo la classifica è pure il quinto tennista italiano, dietro ai più “anziani” Starace, Volandri, Seppi e Bolelli. “Più o meno ci conosciamo tutti e siamo amici” assicura l’armeasco. “Recentemente sono stato anche convocato per giocare con la nazionale in Coppa Davis, ma purtroppo un infortunio al piede mi ha impedito di andare.”

Fognini e Djokovic: rivali in campo, amici nella vita

Tra gli stranieri pare invece che Fabio sia in ottimi rapporti con il coetaneo serbo Novak Djoković, finalista agli ultimi US Open e numero 3 del mondo. “Ci conosciamo da sempre perché abbiamo fatto più o meno la stessa trafila, prima negli under 14 e poi negli under 16” spiega Fognini. “Ci sentiamo spesso e mi piacerebbe giocare in doppio con lui ai prossimi Australian Open.”

Una coppia del genere farebbe sicuramente sfracelli. Intanto Fabio Fognini, dopo aver riabbracciato la famiglia ad Arma, si prepara a tornare in giro per il mondo, sempre accompagnato dalla sua formidabile racchetta e da tanto, tanto talento.

Marco Vallarino