Fijodor Benzo alias MrFijodor, il talento imperiese della street art

Fijodor Benzo è uno street artist imperiese. Noto anche come MrFijodor, è attivo nel mondo del graffiti writing da circa vent’anni. La sua opera ha da tempo valicato i confini nazionali: oggi MrFijodor è un artista noto in vari paesi d’Europa e del mondo. Personalmente l’ho conosciuto nel 2005, quando Il Secolo XIX mi ha inviato a seguire una sua mostra all’Informagiovani di Imperia.

L’esposizione promossa dalla associazione Ergo Sum era una delle prime in cui Fijodor presentava i suoi lavori su pannelli di compensato anziché sui muri di qualche angolo di città. Il suo stile semplice eppure evocativo, ispirato (forse) a quello di certi fumetti e cartoni animati, mi colpì subito. Era accessibile, ma anche intrigante. Inoltre, già allora, c’era l’interesse a promuovere tematiche sociali poi divenute popolari, come la lotta all’inquinamento.

Col tempo ebbi modo di seguire varie iniziative di Fijodor Benzo. Qualche volta ebbi modo di coinvolgerlo nelle mie, come la presentazione del mio libro Il muro, poi diventato Il cuore sul muro. Un romanzo in cui si parla molto di street art e graffiti writing.

Sicuramente sono stato tra i giornalisti che hanno dato più spazio alle imprese murali compiute da MrFijodor in giro per l’Italia e il mondo. L’ho anche citato, insieme a Atomo, Opiemme, Christian Blef e altri amici, nel mio videogioco sulla street art, Ayon. Nel dicembre del 2018, insieme alla amica e collega Donatella Alfonso, l’ho coinvolto nel progetto editoriale della ristampa illustrata del mitico Giornalino di Gian Burrasca. Firmando la prefazione del libro, nella quale ha tracciato un parallelo tra i monelli di ieri e di oggi, Fijodor è diventato testimonial dell’iniziativa. Nell’occasione sono anche riuscito a farmi raccontare di come abbia iniziato a dipingere sui muri. Ma forse è meglio andare con ordine e iniziare dal nostro primo incontro, datato 16 novembre 2005.

Non solo graffiti

Il Secolo XIX, 17 novembre 2005

Dai graffiti ai quadri passando per disegni, installazioni, video e rappresentazioni teatrali. È il variegato percorso compiuto dal ventiseienne imperiese Fijodor Benzo, specialista della street art, cui è dedicata la mostra che sarà inaugurata domani all’Informagiovani. L’artista, dopo essersi diplomato all’istituto statale d’arte di Imperia, ha proseguito gli studi alla Accademia delle Belle Arti di Cuneo, dove ha già ottenuto la laurea di primo livello.

“Dopo anni passati a fare scarabocchi e graffiti” spiega Fijodor “ho cominciato a estetizzare e maturare un mio stile personale, cambiando tecniche e supporti. I pezzi forti della mostra saranno alcuni dei miei ultimi lavori, “Una cena qualsiasi” e “EPI-demia”, realizzati l’anno scorso insieme a illustrazioni e fumetti ispirati al mondo della street art. Allo sfogo figurativo ho inoltre affiancato un lavoro sul corpo e le performance teatrali, che a Imperia proporrò sotto forma di video proiettati durante l’esposizione.”

Il talento di MrFijodor è così poliedrico che gli permette di svolgere i lavori più disparati, passando senza problemi da una forma d’arte all’altra. Sono anche tante le collaborazioni con gli artisti e le associazioni che si occupano di attività collaterali alla sua. Con il collettivo di poeti Opiemme ha realizzato una serie di tazzine che, al posto del caffè, contengono poesie. Con l’associazione torinese Il Cerchio e le Gocce ha dipinto diversi murales in occasione della manifestazione Street Attitudes dedicata ai graffiti.

Il lavoro più importante svolto da Fijodor Benzo resta quello che gli è stato affidato dal Comune di Torino, all’interno del progetto Murarte, e che gli ha permesso di “imbrattare” le facciate di alcune delle più frequentate strutture pubbliche della città. “Un chiaro segno che ormai anche le amministrazioni considerano il writing una forma d’arte” sostiene Fijodor. “Il progetto Murarte è già attivo anche a Bolzano e Scandicci e sarebbe bello se un giorno arrivasse anche a Imperia.”

L’incidente della ThyssenKrupp di Torino diventa un murale

LinfaTv Mag 4-1, gennaio 2009

Un murale per non dimenticare i caduti sul lavoro e dimostrare che anche il graffiti writing può essere una forma d’arte impegnata. Realizzata a Torino in corso Valdocco, tra via Santa Chiara e via Carlo Ignazio Giulio, l’opera è stata inaugurata lo scorso 6 dicembre, a un anno esatto dalla tragedia della acciaieria ThyssenKrupp che costò la vita a sette operai.

Lungo quaranta metri e alto due e mezzo, il murale propone un soggetto focalizzato sull’importanza della data e dell’ora in cui si è verificato l’incidente. La terribile fiammata generata da una fuoriuscita di olio bollente diventa così attimo da ricordare e testimonianza di un dramma che forse si sarebbe potuto evitare, ma che sicuramente non dovrà ripetersi nel futuro. Un simbolo non solo per il singolo disastro, ma per tutte le morti bianche che riempiono quotidianamente le cronache di giornali e televisioni.

Nata da una richiesta della associazione Legami d’Acciaio, composta dagli operai della fabbrica e dai familiari delle vittime, l’opera commissionata dalla Monkeys Evolution è stata affidata nella sua monumentale realizzazione a un gruppo di emergenti artisti metropolitani che comprendeva anche un talento imperiese. Writer di grandi capacità ed esperienza, Fijodor Benzo ha preso parte al lavoro per conto della associazione Il Cerchio e Le Gocce. “Questo progetto” dice il giovane “conferma come l’arte sia la forma di comunicazione più adatta per preservare il ricordo di certi accadimenti e indurre la società alla riflessione.”

Fijodor Benzo alla conquista del Brasile

Il Secolo XIX, 3 maggio 2012

Da Imperia a San Paolo del Brasile il passo può diventare breve, se ci sono di mezzo i graffiti e il grande talento di Fijodor Benzo. Il trentaduenne mago della spray art, che con le sue opere murali ha rivitalizzato una moltitudine di spazi abbandonati e partecipato a eventi prestigiosi in tutta Italia, è partito ieri per la metropoli sudamericana per intervenire, insieme a un ristretto gruppo di writer, a un importante allestimento in programma nei prossimi giorni negli spazi del Museu Brasileiro da Escultura e della Companhia Paulista de Trens Metropolitanos. L’evento si terrà nella cornice di Momento Italia-Brasile 2011/12, ambizioso e articolato progetto di condivisione culturale, iniziato lo scorso autunno.

“Sono onorato di rappresentare l’Italia a un evento così importante” ha detto prima di partire Fijodor Benzo. “Insieme a Corn79, Etnik e Macs, a San Paolo realizzerò dei dipinti murali che spero contribuiscano a mettere in luce non solo la spray art italiana, ma anche quella imperiese. L’intenzione è di mostrare come piccole città di provincia possano a volte diventare importanti punti di riferimento per certi fenomeni creativi.”

Anche se da tempo vive a Torino, Fijodor Benzo ha sempre dedicato grandi energie all’allestimento di eventi e raduni nel segno del writing nella sua bella città di origine. L’anno scorso, grazie anche ai finanziamenti ottenuti dall’ex Ministero della Gioventù, è nata l’iniziativa Muridamare. La campagna ha permesso la riqualificazione delle aree degradate del tessuto urbano cittadino con opere di street art. In particolare, in salita Gallita, Fijodor ha realizzato insieme a Corn79 un grande murale dedicato a villa Grock.

MrFijodor in gara con i grandi nomi della street art

Il Secolo XIX, 14 novembre 2012

Anche un giovane creativo imperiese ha partecipato nei giorni scorsi alla inaugurazione del nuovo canale televisivo Sky Arte. Il trentatreenne Fijodor Benzo, talento della street art, è stato chiamato a cimentarsi a Roma in una gara di writing insieme ad altri popolari personaggi del mondo di graffiti e murales. Le performance si sono svolte presso l’ex mattatoio di Testaccio, a pochi passi dal Macro e Pelanda.

Opera di street art di Fijodor Benzo per Sky Arte

MrFijodor ha rappresentato, su un grosso pannello di compensato, un bizzarro planetoide verdastro. Uno sfondo su cui si muovono un gigantesco elefante violaceo e una flotta di barchette di carta (apparentemente) alla deriva. Una immagine insolita e spiazzante, in cui tuttavia si ritrova lo stile “fumettoso” tipico del creativo imperiese. C’è anche un velato richiamo al tema dell’ecologia, già utilizzato in uno dei murales realizzati nel 2011 a Imperia per la campagna Muridamare.

La gara è stata vinta da Alicé, ma Fijodor Benzo assicura di averla trovata una esperienza interessante, senza contare il riscontro mediatico ottenuto con la trasmissione dell’evento su Sky. In giuria c’erano blasonate autorità della creatività ed espressività italiana. Il guru delle bombolette Ozmo è stato infatti affiancato dalla gallerista Francesca Mezzano e dal critico d’arte Gianluca Marziani.

“Era la prima volta che dipingevo a Roma e mi ha fatto piacere partecipare a questo evento” racconta Fijodor Benzo. “È stato emozionante dipingere a un pubblico insolitamente numeroso per un contest di street art. Anche se non ho vinto, spero di essere riuscito a rappresentare il mio pensiero e a trasmettere la ricerca che si trova dietro al mio lavoro.”

Street artist imperiesi protagonisti alla Stroke fair di Monaco

Il Secolo XIX, 28 maggio 2013

Anche due creativi imperiesi hanno partecipato alla Stroke Art Fair, la prima fiera d’arte al mondo dedicata alla street art. Allestita a Monaco, in Baviera, la manifestazione ha ospitato quest’anno i lavori di Fijodor Benzo e Riccardo Lanfranco. I due giovani meglio noti come MrFijodor e Corn 79, sono due artisti dello spray che dalla Liguria hanno raggiunto spazi importanti in Italia e all’estero.

Street art di MrFijodor a Monaco: Imagination out of the bottle

Fijodor ha partecipato con un grande pannello su cui ha raffigurato una bottiglia che esplode, mentre il liquido all’interno cerca di uscire acquisendo una forma umana. Curioso, ma eloquente, il titolo dell’opera: Imagination out of the bottle. Corn 79 ha invece presentato una immagine astratta, con un concentrico sovrapporsi di varie forme geometriche. Si parte da un cerchio per arrivare a un esagono, passando per un triangolo, in una atmosfera cyberpunk che sintetizza l’approccio hip hop del writing con le derive “virtuali” di certe correnti futuristiche.

L’11 maggio 2013 i due amici writer hanno anche inaugurato un’esposizione alla Dark Room Silmar Art Gallery di Carpi. La mostra era dedicata al celebre verso della cantante Joan Osburne “What if God was one of us?”. Sfruttando la comune esperienza in strada con i graffiti, Benzo e Lanfranco hanno offerto le loro visioni oniriche, geometriche, colorate. Visioni in cui tutte le forme perdono l’identità nota per confondersi e confondere, proponendo figurazioni nuove dove il “già visto” non esiste perché tutto è inventato.

Recentemente, MrFijodor ha anche realizzato un’opera in cui ironizza sulla attendibilità dei social network. Il dipinto ritrae alcuni elefanti in fuga dal mouse del computer (scambiato per un topo vero). È però nel titolo Fakebooc Today che si riscontra l’affondo iconoclasta nei confronti del tema. Infatti fake in inglese significa fasullo, come pare siano molte identità virtuali.

My best enemy, la street art di Fijodor Benzo si accomoda sul divano

Il Secolo XIX, 21 maggio 2014

Prosegue con successo l’avventura di Fijodor Benzo nel mondo della street art. Dopo aver presentato a febbraio un murale contro la mafia a Palermo, l’artista imperiese ha inaugurato ieri la prima mostra personale a Milano e presto sarà anche a Skopje, in Macedonia, per partecipare a un grande evento di arte contemporanea. Organizzatore di manifestazioni di successo come il Picturin Festival di Torino e Muridamare a Imperia, MrFijodor ha portato nella metropoli meneghina il talento e la fantasia di un giovane di provincia. Un giovane che, a poco più di trent’anni, è già un personaggio di spicco del panorama creativo.

Intitolata My Problem Our Society, l’esposizione di tele e pannelli di MrFijodor allestita presso la galleria dello Studio d’Ars in via Sant’Agnese, e curata da Daniele Decia, presenta una predilezione per il genere della natura morta, scelto da Benzo per stigmatizzare i problemi derivanti dagli usi e costumi, o almeno dalle consuetudini, della società moderna.

Il divano è il mio miglior nemico

Una immagine piuttosto curiosa è quella di My Best Enemy (tr. Il mio miglior nemico). L’opera ritrae un divano “armato” di zanne e pronto a fagocitare, con la sua morbidezza, tutta l’energia di chi ci si siede sopra, impigrendolo al punto da fargli perdere interesse per la vita.

Ci sono poi tele dedicate a problemi più vasti, come l’inquinamento da smog e radiazioni, la violenza del bullismo, la dipendenza dai farmaci o dai videogiochi. I disegni offrono quindi primi piani di oggetti che, oltre a caratterizzare il vivere quotidiano, lo stanno anche distruggendo. Secondo il testo critico di Christian Omodeo che presenta la mostra le nature morte di Mr. Fijodor nascono dal “bisogno di riflettere sul rapporto ossessivo e consumista che si ha verso certi oggetti” e sono “una sorta di catalogo delle tensioni e delle manie della società contemporanea”.

Alla Silmar Gallery di Carpi il talento di MrFijodor si affida all’improvvisazione

Il Secolo XIX, 29 ottobre 2014

L’intemperanza della casualità e l’ineluttabilità dell’errore sono i temi della nuova mostra di street art di Fijodor Benzo. Allestita alla Silmar Art Gallery di Carpi, l’esposizione intitolata Casuale e curata da Chiara Messori è la prima interamente dedicata a Mrfijodor in Emilia Romagna. Reduce da un applaudito intervento all’Internet Festival di Pisa, il giovane è sbarcato a Modena con una selezione di tele e pannelli realizzati non solo seguendo l’ispirazione del momento, com’è lecito per un artista, ma affidandosi anche a un difficile e ambizioso approccio legato all’improvvisazione.

Lo stato d’animo di Mrfijodor si è riversato nelle bozze delle opere per assecondare liberamente le suggestioni del momento. Alla fine, lo sforzo creativo ha confermato la predilezione dell’autore per forme elementari che veicolano messaggi diretti e ironicamente responsabili, attraverso una chiave di lettura semplice che instaura un dialogo immediato con l’osservatore. Le opere di Fijodor Benzo sono infatti contrassegnate da una critica sociale o ecologica, che l’artista imperiese manifesta mediante un sorriso infantilmente stupito, più che tramite elaborate ricerche tecniche.

A livello espressivo, il suo lavoro si basa su una libera gestualità. Dal punto di vista stilistico, i modelli principali sono quelli che derivano dall’arte informale europea degli anni 50 e 60. Non vanno però dimenticati movimenti come il Dadaismo, l’Espressionismo, il Surrealismo oltre che le culture underground dei fumetti autoprodotti e dei graffiti metropolitani.

Anche Fijodor Benzo tra gli street artist al lavoro per Poste Italiane

Il Secolo XIX, 13 novembre 2016

Si scrive P.A.I.N.T. (pittura, in inglese), si legge Poste e Artisti Insieme Nel Territorio. È l’iniziativa di promozione della street art, come forma di rinnovamento del tessuto urbano, che ha coinvolto Fijodor Benzo.

Street art di MrFijodor a Settimo Torinese

Il talento imperiese noto come MrFijodor è tra i ventidue maghi dello spray scelti da Poste Italiane per decorare le pareti di altrettanti uffici postali sparsi per la penisola. Benzo è da sempre un fautore dell’utilizzo della street art in campo sociale e civico. A Imperia, insieme a Corn79 e altri colleghi writer, ha realizzato nel 2011 i celebri murales di salita Gallita (dedicato a Villa Grock) e dell’ex mattatoio dell’Argine Destro (dedicato al riciclo dei rifiuti).

Per l’iniziativa P.A.I.N.T. ha decorato una parete dell’ufficio postale di Settimo Torinese. Con il solito stile “fumettoso”, Fijodor ha disegnato un postino che a bordo di una Vespa va in giro per la città a distribuire lettere, mentre un moderno notebook se ne sta pigramente “seduto” in un angolo a smaltire la più veloce posta elettronica senza muovere un “dito”. Il “RestArt Festival” di Imola e il “Walk the Line” di Genova Sampierdarena sono altre due manifestazioni alle quali Benzo ha recentemente partecipato. L’artista ha realizzato opere murali andate a impreziosire panorami urbani di vario tipo.

La street art di Fijodor Benzo dice stop ai rifiuti nel mare

Il Secolo XIX, 12 ottobre 2018

Quanti rifiuti ci sono nel mare? Abbastanza da formare una balena. Questo il senso dell’opera di street art realizzata da Fijodor Benzo a Torino per un progetto cittadino di riqualificazione urbana. L’iniziativa è nata con lo scopo di promuovere i diciassette global goals (obiettivi globali) fissati dalle Nazioni Unite per raggiungere entro il 2030 uno sviluppo economico sostenibile sia a livello ambientale che sociale.

Benzo è stato scelto per illustrare l’obiettivo Life below water, che tratta della prevenzione e riduzione in modo significativo dell’inquinamento marino.

È nata così l’idea di dipingere, su un muro di via Cardinal Cagliero, una gigantesca balena grigiastra formata dai tanti rifiuti gettati ogni giorno in mare, molti dei quali non degradabili e quindi destinati ad arrecare danni irreparabili all’ambiente.

Elettrodomestici, mobili e suppellettili, tubi, utensili, bottiglie sono ben visibili sul corpo della balena, che galleggia tra vistosi sacchetti di plastica. “La balena” dichiara Benzo “è il più grande mammifero marino ma anche uno dei più vulnerabili. Può quindi rappresentare la fragilità dell’ecosistema marino e farsi portavoce dello sfruttamento distratto e miope degli uomini. Il mio murale vuole essere una denuncia, una sintesi personale e anche una speranza per la vita e l’affermazione della sua diversità.”

I graffiti di MrFijodor parlano di arte e di impegno sociale

Il Secolo XIX, 14 febbraio 2019

Riqualificare le aree degradate dei centri urbani con variopinti murales dedicati a importanti temi sociali. Questa la missione degli street artist, i creativi dello spray che dipingono sui muri delle città anziché sulla tela di un quadro. Un’attività che per l’imperiese Fijodor Benzo è diventata più di un lavoro, consacrandolo tra i personaggi di punta del settore.

Felice Cascione nella street art di Mrfijodor

L’artista stradale nato a Imperia nel 1979 si è da tempo trasferito a Torino per gestire meglio i suoi tanti impegni di creativo di successo. Ma il legame con la Riviera dei Fiori, dove ha realizzato molte delle sue opere, è sempre forte. “Tra i murales imperiesi che ricordo con maggior affetto” dice Benzo “c’è quello fatto nel 2013 a largo Ghiglia con i ragazzi del vicino liceo artistico. Un dipinto dedicato alla ricorrenza del 25 aprile e quindi all’eroe portorino della Resistenza, Felice Cascione.”

Fijodor racconta che ci sono voluti diversi anni per imparare a disegnare e dipingere sui muri con lo spray. “I primi tentativi sono stati mortificanti, ho addirittura pensato di smettere” rivela l’artista. “Poi però perseverando ho raggiunto risultati che mi sembravano accettabili e ho trovato i primi lavori pagati.”

Recentemente, il creativo imperiese si è anche esibito nel ruolo di scrittore. Benzo ha firmato la prefazione – in qualità di ex monello assurto al ruolo di artista sociale – della ristampa illustrata del celebre romanzo di Vamba Il giornalino di Gian Burrasca, pubblicata a dicembre dall’editore All Around.

Lo street artist Fijodor Benzo ha sia un sito personale che una pagina Facebook.

Marco Vallarino