Gamification e letteratura all’istituto scolastico Ruffini-Aicardi di Sanremo

Gamification e letteratura: l'arte di giocare raccontando

Come sapete, il professor Umberto Sisia, docente di lettere delle scuole superiori e anche apprezzato saggista, sceneggiatore e game designer, è un mio caro e vecchio amico. Con lui, e la collega Gabriella Spanò, ho condotto al Marconi di Imperia il mio primo corso di gamification. Ho fatto da beta tester ad alcune sue avventure e ho presentato il mio libro Il cuore sul muro in molte delle sue classi.

Questo pomeriggio, Sisia mi ha concesso l’onore e il piacere di inaugurare la rassegna degli Incontri Virtuali da lui organizzata per l’istituto di istruzione superiore Ruffini-Aicardi di Sanremo. Oltre quaranta studenti e studentesse della scuola della preside Mariagrazia Blanco si sono collegati su Zoom per sentirmi (e vedermi) parlare di gamification e letteratura. Un tema affrontato recentemente anche nella videoconferenza organizzata a fine dicembre da Vigamus e Astro Edizioni.

Gamification come l’arte di giocare raccontando

Se però in quella occasione ci eravamo concentrati soprattutto sulla importanza della qualità della scrittura come base di partenza per qualunque opera di storytelling, stavolta Sisia e io abbiamo puntato sull’arte di giocare raccontando. Una pratica che, insieme a una opportuna impostazione, richiede anche uno stile particolare. Nel passaggio dalla narrativa non interattiva a quella interattiva, base della gamification, la scrittura cambia. Il punto di vista passa, di solito, alla seconda persona, per identificare il lettore con il protagonista della storia. La necessità di dare al giocatore tutte le informazioni necessarie per andare avanti nella vicenda si declina in descrizioni più accurate, approfondite. Dall’altra parte, l’esigenza di cogliere tra le righe il suggerimento che occorre per proseguire, permetterà a chi legge di mantenere desta la propria attenzione. Peraltro uno dei motivi per cui la gamification è così apprezzata è proprio la sua capacità di produrre engagement e migliorare quindi la fruibilità dell’opera.

Gli incontri virtuali del Ruffini-Aicardi – di cui ha scritto anche Sanremo News – proseguiranno, sempre in video, il 23 aprile con Alessio Sgarlato. Il saggista ingauno, autore di varie pubblicazioni, parlerà agli studenti di quanta degli aspetti tecnologici – tra navi, aerei e armi varie – della seconda guerra mondiale. Per aprile so che Sisia ha in mente di coinvolgere altri relatori, per cui vi invito a seguirlo su Facebook.

Infine vi ricordo che, se volete esplorare il connubio tra gamification e letteratura, potete provare una delle mie opere di interactive fiction. Il gioco migliore per iniziare è senz’altro Salvate lo Stregatto, commedia noir dedicata alla ricerca di un gatto scomparso. Buon divertimento!