La gatta mortale

La gatta mortale, racconto vincitore del concorso AG Noir 2024

La gatta mortale è il titolo del racconto con cui, nei giorni scorsi, ho vinto – di nuovo! – il concorso letterario del festival AG Noir di Andora. Era già successo nel 2022 con Scarpe rosse: una storia sullo stalking con protagonista un uomo che tentava con l’inganno di conquistare la fiducia di una donna.

Stavolta ho fatto succedere il contrario. È la donna, Jennifer, che lavora come cameriera in un bar e nel tempo libero dipinge quadri, a far credere all’uomo, Claudio, pittore famoso conosciuto per caso, di essere attratta da lui e dalla sua generosa e allettante proposta di iniziare a lavorare insieme.

Nascerà un sodalizio, che permetterà a Claudio di condividere con qualcuno la sua vita di successo nel mondo dell’arte e a Jennifer di avere finalmente l’attenzione di pubblico e critica. Per lei però sarà solo il modo di vendicarsi di qualcosa successo molto tempo prima. Ci vorranno anni, ma alla fine Jennifer riuscirà a distruggere l’uomo che un tempo aveva distrutto lei. O quasi.

Il lato oscuro è stato il tema scelto dal concorso di AG Noir per l’edizione del 2024. Ed è il suo lato oscuro che Jennifer, pagina dopo pagina, usa per gettare Claudio dove merita. Nelle tenebre della disperazione. Particolarità della storia è che è scritta a due voci. I punti di vista di Claudio e di Jennifer si alternano di capitolo in capitolo. Ognuno racconta, in prima persona, ciò che succede e come interagisce con l’altro, confessando le proprie emozioni, i sogni, le speranze, i timori. Un modo per aumentare, spero, la caratterizzazione della vicenda, torbida, a tratti diabolica, e il coinvolgimento di lettrici e lettori.

Un simbolo di seduzione elegante e raffinata

La giuria del concorso del festival del noir di Andora sembra aver apprezzato il mio sforzo. O almeno la mia scelta. Questa è la motivazione con cui mi ha premiato la sera dell’11 luglio:

Simbolo di seduzione elegante e raffinata, la gatta gioca col topo e con astuzia ne fa esattamente ciò che vuole. Il mondo dell’arte, le leggi effimere del successo, antiche frustrazioni e dissapori, sete di vendetta. Un racconto in cui l’arte della pittura si trasforma e prende corpo l’arte della seduzione, del condurre a sé. Letalmente.

Cristina Biolcati, Sergio Di Girolamo, Giacomo Fui, Pietro Celestino Marengo, Luigi Muzii, Guido Norzi, Giovanni Maria Pedrani, Luciano Urietti, Vittorio Zallio sono gli altri nove vincitori dell’edizione 2024 del concorso, come riportato da Massimo Boero sul sito della Stampa. I loro racconti, insieme a La gatta mortale, sono stati pubblicati dalla casa editrice savonese Insedicesimo nell’antologia del premio. Il volume, in vendita a 14 euro, sarà presentato a fine settembre a Andora nella serata del dopofestival.

La gatta mortale graffia anche al buio

Reading al buio

Intanto La gatta mortale, nell’ambito dell’AG Noir, è stata anche scelta per un evento particolare. Il reading al buio organizzato, nel ridotto di Palazzo Tagliaferro, dal centro nazionale del Libro parlato di Roma insieme all’Unione Ciechi di Savona. Tradotto in braille, è stato letto dall’interprete non vedente Jessica Parodi insieme a un estratto del romanzo Fuggevole turchese del compianto Andrea G. Pinketts (nume tutelare della manifestazione) in una sala completamente oscurata. Una esperienza da brivido non solo per i temi delle due storie!

Ora c’è la possibilità che lo staff del Libro parlato decida di inserire, nel suo catalogo di audiolibri, anche il mio romanzo Il cuore sul muro, come opera meritevole di maggiore fruibilità e quindi accessibilità, facendolo leggere e registrare dai suoi volontari. Sarebbe per me una bella soddisfazione, come le tante che negli anni mi ha regalato la collaborazione con vari esponenti dell’Unione Italiana Ciechi per migliorare l’accessibilità sonora dei miei videogiochi.

A proposito, non dimenticate che la settimana prossima sarà in edicola Retro Computer 3, con la seconda parte della storia delle avventure testuali. Da non perdere!

Nel frattempo, la cara Donatella Di Pietrantonio, che avevo intervistato a gennaio, ha vinto con il romanzo L’età fragile il Premio Strega. Congratulazioni, Doc!