Leggere con la gamification

Leggere con la gamification è il titolo dell’articolo con cui ho iniziato, qualche giorno fa, la mia collaborazione con il portale InnovazioneCambiamento.it. Il testo, che riprende un altro articolo che avevo scritto per il quotidiano Libero un paio di anni fa, è fondamentalmente un breve saggio su come sia cambiato il modo di leggere in Italia.

Con l’avvento degli ipertesti elettronici e il proliferare di smartphone e tablet, e dei loro piccoli schermi, la gente si è disabituata alla lettura sequenziale e ha iniziato a prendere confidenza con nuove forme di comunicazione letteraria. Tra questa c’è anche la nostra cara vecchia Interactive Fiction che, a dispetto dei suoi quarant’anni (abbondanti, ormai) di vita, sembra essere più in linea oggi di ieri con i gusti e le aspettative del pubblico.

Questa particolare forma di intrattenimento (e d’arte, permettetemi di aggiungere) a metà tra gioco e libro può essere facilmente valutata come una forma di gamification applicata ai flussi narrativi, che trasforma il lettore nel protagonista della storia che sta leggendo, di cui può modificare lo svolgimento – e spesso anche il finale – in base alle sue decisioni.

Superare l’approccio frontale per rendere la lettura più stimolante

Il superamento dell’approccio frontale della narrativa tradizionale, per quanto reso più stimolante dalla possibilità o necessità di usare l’immaginazione per entrare al meglio nella storia, può indubbiamente portare un grande giovamento sia a chi legge che a chi scrive, rendendo tra l’altro più vivace e stimolante il rapporto tra le due parti.

Il fatto che la narrativa interattiva – in cui rientrano innanzitutto le avventure testuali e i librogame, ma non solo – sia anche un gioco non deve quindi sminuirla agli occhi del pubblico e della critica, anzi. Il fatto che la storia sia impreziosita e resa, in un certo senso, tridimensionale, per l’opera di design compiuta dall’autore dovrebbe essere un valore aggiunto.

Grazie a chi leggerà l’articolo ed eventualmente lo commenterà e condividerà. Far capire l’importanza dell’incontro tra gioco e narrazione, nel momento in cui la gamification sta diventando un caposaldo della comunicazione, è per me fondamentale per garantire un futuro alla parola scritta all’altezza del suo glorioso passato.

Le storie da leggere, scrivere e giocare sono ancora tante, non dimentichiamolo.