Lettere al fronte, l’ebook contro la guerra

Lettere al fronte

Lettere al fronte è il libro collettivo pubblicato da Edizioni All Around per protestare contro la barbarie della guerra. Una antologia di racconti, pensieri, testimonianze, che è anche un extended-ebook. Ovvero una pubblicazione in costante aggiornamento, aperta ai contributi di nuovi scrittori e scrittrici. Il progetto è nato all’inizio di marzo – dopo lo scoppio della guerra in Ucraina – da un appello dell’editrice Lucia Visca nel gruppo WhatsApp di All Around. L’idea era di dare vita a un progetto che potesse aiutare le vittime del conflitto. I proventi della vendita dell’ebook andranno infatti all’UNHCR: l’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati.

Lettere al fronte è in vendita 2,69 euro sul sito dell’editore e su Amazon. Al momento offre oltre quaranta brevi testi tra riflessioni e racconti firmati da giornalisti e scrittori vicini a All Around. E insieme ad amici come Donatella Alfonso, Giovanni Barlocco, Alessandra Chiappori, Massimo Ghinolfi, Paolo Pelizza, ci sono anch’io. Del resto All Around è la casa editrice che nel 2018 ha ristampato il mio romanzo Il cuore sul muro permettendomi di tornare in libreria e riprendere il tour di presentazioni nelle scuole superiori.

Un soldato mandato in guerra a sua insaputa

Il racconto che ho scritto per Lettere al fronte parla di un soldato mandato in guerra a sua insaputa. Pur essendo una storia di fantasia, si basa su alcune delle prime e più inquietanti notizie pervenute dal conflitto in Ucraina. Come quella di soldati mandati in Ucraina senza dire loro che stavano per scatenare una guerra. E il sequestro preventivo dei telefoni cellulari per evitare che potessero verificare che cosa stesse davvero accadendo.

Per alcuni non sarebbe un problema così grave restare senza smartphone. Ma Ivan, il protagonista del mio racconto, è un fan di Instagram, che usa anche per scambiarsi messaggi amorosi con una fotomodella di… Kiev. Per lui il cellulare è quindi essenziale.

Ma forse, proprio l’operazione “speciale” alla quale è stato chiamato a partecipare in Ucraina, potrebbe permettergli di incontrare la ragazza dal vivo. L’incontro però non andrà come sperato da Ivan.

Descritto così, può sembrare un racconto (tragi)comico. In realtà è una storia amara sulla fiducia tradita e sulla pericolosità dell’ingenuità.

Ai tempi del virus, la prima antologia nata su WhatsApp

L’iniziativa di Lettere al fronte segue peraltro quella di Ai tempi del virus. Un’altra antologia di All Around nata su WhatsApp, nell’aprile 2020, per uno scopo benefico – devolvere fondi a Medici senza frontiere – e raccogliere e divulgare contenuti sulla pandemia di Covid. Un libro che per la sua tempestività e profondità riscosse un bel successo di critica e pubblico. Ne parlarono moltissimi siti, giornali, radio e tv. Memorabile il passaggio a Striscia la Notizia su Canale 5 con Gerry Scotti e Michelle Hunziker.

Io invece avevo già scritto di guerra nel lontano 2003. Allora erano stati gli amici del movimento Neo-Noir di Roma a coinvolgermi nel progetto intitolato L’orrore della guerra. Un’antologia – pubblicata da Datanews – sugli effetti collaterali di ogni conflitto, per la quale scrissi il racconto La necessità aguzza l’ingegno. Una storia che oggi potete leggere su questo sito, per scoprire come, a guerra ormai perduta, il comandante di un lager riesca a salvare la pelle e anche a riempirsi il portafoglio.

Vi invito naturalmente ad acquistare e leggere Lettere al fronte anche per sostenere la raccolta fondi per l’UNHCR. La speranza è che la guerra in Ucraina finisca presto, prestissimo e si torni a parlare di intrighi e drammi che sono solo il frutto della fantasia.