Oggi ricorre l’anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina. Una barbarie che ha indignato buona parte del mondo civilizzato. E su cui quasi tutti hanno detto o scritto qualcosa. Immagino ricorderete l’iniziativa di All Around, di cui vi parlai all’epoca. Pochi giorni dopo l’inizio del conflitto, la casa editrice romana creò il progetto Lettere al fronte, invitando i suoi autori e autrici a scrivere qualcosa sulla guerra. Nacque così quello che sarebbe diventato un extended-ebook, ovvero una raccolta di storie, pensieri, impressioni in edizione digitale sempre aperta a nuovi contributi.
A poco meno di un anno dall’uscita della versione 1.0 dell’ebook, Lettere al fronte è diventato un libro cartaceo, in uscita in questi giorni in tutte le librerie. I testi pubblicati da una ventina sono diventati oltre cinquanta. Luca Albanese, Donatella Alfonso, Alessandra Chiappori, Francesco Basso, Paolo Pelizza, Mirko Mignone, Lucia Visca sono alcuni degli amici che hanno preso parte al progetto insieme a me. Il mio contributo all’antologia è un racconto che parla di un soldato mandato a fare la guerra a sua insaputa. Una storia scritta poco dopo lo scoppio del conflitto, nella quale avevo cercato di sintetizzare le prime notizie in arrivo dal fronte.
Il 7 marzo alla Feltrinelli di Genova la prima presentazione di Lettere al fronte
Il libro, che segue l’esempio di quello realizzato da All Around nel 2020 per la pandemia di Covid-19, sarà presto presentato in varie parti d’Italia. Il primo appuntamento è in programma per martedì 7 marzo alle 18 alla libreria Feltrinelli di Genova. Insieme a Donatella Alfonso, Massimo Villa, Giovanni Barlocco e altri autori e autrici genovesi, dovrei esserci anch’io. Come sempre, se qualcuno di voi amici e amiche del blog dovesse riuscire a venire, lo/la vedrò con piacere. A marzo tornerò anche a presentare il mio romanzo Il cuore sul muro in un evento aperto al pubblico. Ma di questo vi parlerò tra un paio di settimane.
L’edizione cartacea di Lettere al fronte reca la dedica a Stefania Elena Carnemolla, giornalista siciliana morta nel giugno dell’anno scorso, pochi mesi dopo aver scritto il suo testo per l’antologia. Non conoscevo Stefania personalmente, ma la scomparsa improvvisa di una persona così giovane è sempre una notizia terribile per tutti.
Tra le mie pubblicazioni più recenti, vi ricordo anche Homo Cyber Ludens, la raccolta di saggi sull’evoluzione culturale e sociale dei videogiochi. Il volume, curato da Marco Accordi Rickards e Fabio Belsanti per Idra Editing, offre anche la mia analisi sul ruolo avuto dai videogiochi, già negli anni ’70, nella nascita di una nuova forma di scrittura e quindi di lettura.