Orso Tosco e il ponte precipitato all’inferno

Orso Tosco, scrittore e poeta

Orso Tosco è uno scrittore della mia provincia, che ho conosciuto grazie a un amico comune, Francesco Scopelliti, a sua volta apprezzato narratore. Nel 2018, il romanzo Aspettando i naufraghi pubblicato da Minimum Fax è stato un grande successo di critica e pubblico. La vicenda apocalittica parla di un gruppo di invasati che sta sterminando l’umanità intera, mentre chi è ancora vivo cerca riparo dove e come può. Una storia che ha anticipato suo malgrado certi temi pandemici, e che potrebbe presto diventare un film.

Intanto nel 2021 Tosco ha pubblicato, sempre con Minimum Fax, la novella Bestin dedicata al crollo del ponte di Genova. Un’altra narrazione brutale, che ho avuto il piacere di leggere e recensire per Il Secolo XIX nell’articolo che state per leggere.

Bestin, il romanzo breve di Orso Tosco che arriva “dall’inferno”

Il Secolo XIX, 16 novembre 2021

Orso Tosco e Cosimo Argentina, Dall'inferno, Minimum Fax

Il crollo del ponte Morandi come un inferno in cui precipitano gli abitanti del quartiere. Sfollati dalle proprie case, allontanati da rassicuranti abitudini, saranno costretti a vivere nell’incertezza, chissà dove. Questo lo scenario del romanzo breve Bestin che Orso Tosco ha scritto per il volume Dall’inferno edito da Minimum Fax (197 pagine, 15 euro).

Il libro, oltre alla sua narrazione genovese, propone anche Umè, cupa novella che il tarentino Cosimo Argentina ha ambientato nella fabbrica pugliese dell’Ilva. Due storie drammatiche presentate come “reportage letterari” che a tratti diventano paradossali per le atmosfere da incubo che dipingono.

“Sono di Ospedaletti” dice Orso Tosco “però a Genova capito spesso. Mi piace, per me è la città che esprime al 100% la liguritudine. La richiesta dell’editore di scrivere qualcosa sul crollo del ponte mi ha permesso di trascorrere lunghe giornate da quelle parti, per prendere appunti che si sono rivelati essenziali per la storia.”

Orazio Lobo, l’uomo che pesa la città

Il protagonista della vicenda è Orazio Lobo, un lunatico convinto che lo stato di coma in cui si è trovato per qualche tempo, in seguito a un misterioso incidente, lo abbia dotato di una conoscenza particolare. «La conoscenza» spiega Tosco «del peso della città, vista come qualcosa che si aggrappa alla montagna per non franare in mare. E che Orazio deve sorvegliare, attraverso certe parole che vede in giro, e che a volte strappa e colleziona, per alleggerirla ed evitare che sprofondi».

Così, quando il ponte crolla, Orazio sente di aver fallito la missione che il coma gli aveva assegnato. E l’allontanamento coatto da casa, dove custodiva le parole strappate – nell’opera di alleggerimento – da manifesti, giornali, libri peggiora la situazione. Ma nel suo vagabondare incontrerà altri (quasi) come lui, che lo aiuteranno a trovare una nuova destinazione e forse un nuovo scopo.

“I personaggi delle storie di Gianni Celati ed Ermanno Cavezzoni” rivela Orso Tosco “sono stati per me fonte di ispirazione, abituati a vagare senza meta oppure con tendenze assurde. Bestin è il racconto di un derelitto che per non sprofondare, come altri, nella disperazione si inventa una missione che lo fa sentire importante, speciale, unico. La follia prende così il sopravvento, anche perché Lobo per non subire “distrazioni” smette di prendere gli psicofarmaci con cui dovrebbe curarsi».

Solo, sperduto, Orazio dovrà accettare l’aiuto degli altri per salvarsi dal “crollo” di se stesso.

In arrivo London voodoo

Orso Tosco quest’anno ha firmato anche l’introduzione del romanzo Se non ora qui di Francesco Scopelliti. Nel 2022 è invece prevista l’uscita di London voodoo, romanzo noir “acido e potente” ambientato in una Londra deformata e allucinata.

La storia ricca di elementi horror, grotteschi e surreali metterà la polizia inglese alle prese con una assurda, insensata serie di attentati e di omicidi. Un’altra follia che nella scrittura visionaria di Orso Tosco diventa una storia capace di avvincere e sorprendere.

Marco Vallarino