Racconto noir pubblicato nell’antologia “Lasciami andare” (Il Furore dei Libri, 2015)
“Lasciami andare, papà!” mi ripete Serena in continuazione. Vuole uscire con le amiche per andare a fare shopping, al cinema, in discoteca, mentre io la tengo chiusa in casa. Magari c’è un fidanzato che l’aspetta da qualche parte, ma chi mi dice che sia il tipo giusto per lei? E poi, fuori ci sono loro: stupratori, rapitori, assassini, pronti a saltarle addosso.
Da quando mia moglie è morta, sono rimasto solo a occuparmi di lei e devo stare all’erta. Ora che Serena ha smesso di studiare, la cosa migliore da fare è tenerla lontana dai pericoli e dalle tentazioni della strada. Tanto, con la crisi che c’è, non troverà mai un lavoro.
Lei però non lo capisce. Da stamattina si è chiusa in camera e non sembra voler più uscire. Non è venuta neanche a mangiare, quando l’ho chiamata per pranzo. Sono tentato di sfondare la porta per vedere che cosa combina. Quando sto per farlo, qualcuno suona al citofono. È la polizia. Dice che hanno trovato Serena sfracellata sul marciapiede sotto casa. Dev’essere caduta mentre tentava di calarsi lungo la grondaia, dopo aver segato le sbarre alla finestra con la lima per unghie. È molto grave e difficilmente si salverà.
Quando scendo in strada, l’ambulanza l’ha già portata via. Allora salgo in macchina e mi dirigo verso l’ospedale, pieno di rabbia. Stringo il volante fino a farmi sbiancare le nocche e digrigno i denti. Maledizione, Serena, perché non mi hai dato ascolto? Ti avevo detto che uscire era pericoloso!
Marco Vallarino