Le testimonianze di chi ha puntato sull’autoedizione per il proprio business letterario
Un tempo deprecato, il self publishing è ormai diventato un fenomeno editoriale rilevante. L’autoedizione ha infatti permesso al grande pubblico di conoscere nuovi interessanti scrittori e scrittrici. Ma se una volta erano soprattutto gli autori a parlare di self publishing, per la difficoltà a convincere certi editor della bontà dei loro testi, oggi anche le case editrici guardano con interesse a questa realtà, per motivi che leggerete tra poco.
Niccolò Ammaniti, Maurizio de Giovanni, Licia Troisi, il compianto Andrea G. Pinketts sono alcuni degli scrittori di successo – con milioni di lettori – che ho intervistato negli anni. Non mi risulta che nessuno di loro per farsi conoscere abbia mai dovuto ricorrere al self publishing. Ma forse i loro erano altri tempi. Oggi si vendono meno libri e bisogna arrangiarsi, talvolta anche con i videogiochi.
Una inchiesta per Libero
Nel febbraio del 2017, d’accordo con il mio capo di Libero, Francesco Specchia, ho condotto una inchiesta approfondita sul self publishing italiano. L’iniziativa mi ha permesso di scoprire che anche grandi editori come Mondadori, Rizzoli, Mauri Spagnol tengono in grande considerazione l’autopubblicazione. Si tratta infatti di un mercato che consente di scoprire (ed eventualmente ripubblicare) autori già noti e apprezzati su siti letterari di rilievo come Wattpad, Amazon e altri.
Rino Parlapiano di Mondadori Electa, Michele Rossi di Rizzoli, Alessandra Penna di Newton Compton sono alcuni degli editor che hanno accettato di farsi intervistare da me sull’argomento. Grazie a loro, ho potuto tracciare un quadro esaustivo e stimolante, che spero possa darvi qualche nuovo spunto creativo e imprenditoriale!
L’arte vincente del self publishing
Libero Pensiero, 28 febbraio 2017
Pubblicare un libro con un editore è il sogno di chi scrive racconti, romanzi, saggi, poesie. Talvolta, per trovare una buona sistemazione, ci si affida a un’agenzia letteraria o si tenta la strada dei concorsi letterari. Solo quando non sembrano essere rimaste altre possibilità, si procede con l’autopubblicazione, che spesso costa più di quanto possa rendere e da molti è considerata quasi un’onta. Se infatti non c’è nessuno disposto a investire in quell’opera, vuol dire che non vale un granché.
Da qualche tempo però le cose sono cambiate. L’autoedizione, nota anche come self publishing, è in aumento. Secondo varie fonti, entro il 2020 raggiungerà il 50% del mercato online, con ripercussioni sul cartaceo. Ci sono autori, anche italiani, che hanno iniziato pubblicando da soli le proprie storie in ebook su internet e sono approdati con successo alle cosiddette major. Gli stessi lettori, con il proliferare di smartphone, tablet, ebook reader, sembrano più interessati a ciò che si scrive in rete che fuori.
I vantaggi del self publishing su Amazon
Bonaventura Di Bello è un divulgatore digitale che su Amazon ha pubblicato una serie di guide su come autopubblicarsi con successo. “Realizzare un ebook da vendere in rete è diventato così facile che chiunque può farlo” dice Di Bello. “Inoltre, non ci sono costi, i risultati ottenibili a livello di grafica e impaginazione sono simili a quelli di un vero editore e molti siti del settore, tra cui Streetlib, Youcanprint, Lulu oltre ad Amazon, permettono di stampare e vendere il proprio testo come un libro vero. Per chi ha un certo pubblico, può esserci anche un’interessante prospettiva di guadagno. Sugli ebook venduti tra i 2,99 e i 9,99 euro, Amazon offre il 70% di royalties”.
Il self publishing da Wattpad a Mondadori Electa
Chi non è interessato a pubblicare libri in proprio, ma vuole raccontare storie in digitale, si affida a siti come Wattpad.com, dove ogni giorno un vasto pubblico di lettori e lettrici commenta i romanzi proposti, tendenzialmente a puntate, da autori in erba, eppure già in grado di creare interesse. Ad aprile, Mondadori Electa inaugurerà una collana in cui pubblicherà romanzi presi da Wattpad.
“Inizieremo con due storie scritte da rispettivamente da Kora Smoosh e Ghoost, due autrici under 18 le cui opere hanno avuto su Wattpad milioni di letture” racconta Rino Parlapiano, uno degli editor della collana. “Non sono però i grandi numeri a interessarci, o almeno non solo. Cerchiamo la freschezza, la novità, l’originalità, che si trova in autori così giovani. Speriamo che la community di lettori che li segue online trovi stimolante la possibilità di ritrovarli in libreria, su carta. Poi ci aspettiamo che anche il pubblico tradizionale sia incuriosito dalle nuove proposte in arrivo dalla rete.”
Il self publishing di Wattpad piace anche a Rizzoli
Anche Rizzoli pubblicherà a breve un’autrice presa su Wattpad. “Sara Dardikh è una ragazza italiana che vive in Belgio e si è fatta conoscere in rete con il romanzo Baci nell’ombra” spiega Michele Rossi, responsabile editoriale della narrativa italiana. “Lo faremo uscire a marzo, per la prima volta in cartaceo, e c’è già l’accordo per pubblicare il seguito, a novembre, che Sara sta scrivendo. Roberto Emanuelli e Francesco Grandis sono altri due autori presi su internet. Li abbiano notati per la loro popolarità, ma ci sono piaciuti perché scrivono bene e hanno storie da raccontare. Dal nostro punto di vista, essere pubblicati non è un diritto, l’editore per essere tale fare delle scelte. Tuttavia, il self publishing può mettere in campo forze e nomi interessanti anche per noi.”
Newton Compton e il self publishing
Newton Compton, nel 2013, ha portato alla vittoria del Premio Bancarella il romanzo Ti prego lasciati odiare che l’autrice Anna Premoli aveva inizialmente autopubblicato. “Per Newton Compton” spiega l’editor Alessandra Penna, “il self publishing non è solo un fenomeno degno di considerazione, ma anche una risorsa. Pur continuando a valutare i manoscritti spediti in casa editrice e le proposte degli agenti letterari, facciamo attenzione a ciò che accade in rete, senza dimenticare il lavoro delle piccole case editrici, che ci ha permesso di scoprire Marcello Simoni. Di Anna Premoli abbiamo pubblicato altri dieci libri, Sara Tessa e Lucrezia Scali sono altre autrici divenute popolari grazie al self publishing che abbiamo ripubblicato. La prossima, ad aprile, sarà Felicia Kingsley.”
Newton Compton è attivo anche sul fronte dei tornei letterari, grazie alla collaborazione con il sito Ilmiolibro.it. La celebre piattaforma digitale dedicata al self publishing è stata fondata nel 2008 da Lorenzo Fabbri. Oggi fa parte della divisione digitale del gruppo L’Espresso e vanta una community di 360.000 utenti, liberi di scrivere, leggere, commentare a piacimento. Nel 2011 è stato istituito il premio letterario #ilmioesordio, che mette in palio una pubblicazione letteraria con un grande editore.
Ilmiolibro.it, un sito orientato al self publishing
“I vincitori hanno avuto ottimi riscontri, ma Ilmiolibro resta orientato al self publishing” dice Andrea Mastromattei, editor del sito. “Siamo per un approccio democratico e orizzontale, in grado di dare a tutti la possibilità di pubblicare il proprio libro, sia in ebook che in cartaceo, con possibilità di venderlo su ordinazione in tutta Italia. Nel 2008 era una rivoluzione, oggi è la norma. Sul sito non ci sono solo (aspiranti) scrittori di narrativa, fumetti, poesia, ma anche liberi professionisti, docenti universitari, tecnici qualificati desiderosi di pubblicare guide o manuali senza dover affrontare complicati percorsi editoriali. La procedura di iscrizione e pubblicazione è gratuita e molto veloce. Non è un segreto che molte case editrici tengano d’occhio il sito, ma c’è anche chi riesce a guadagnare vendendo in proprio.”
IoScrittore, il torneo letterario di Mauri Spagnol
Ha da tempo preso la strada del torneo letterario anche il Gruppo editoriale Mauri Spagnol, con IoScrittore. Si comincia pubblicando l’incipit del proprio romanzo e valutando quelli degli altri partecipanti. Chi prende i voti più alti va avanti e può condividere l’intera opera. Alla fine vengono scelti dieci vincitori per l’uscita in ebook e uno o due (almeno) sono pubblicati anche in cartaceo. La vincitrice del 2010, Valentina D’Urbano, esordiente all’epoca, oggi è una autrice affermata, tradotta in vari paesi.
“Talvolta partecipano, e vincono, anche autori già noti, come Carla Vistarini nel 2013” racconta la redattrice Lucia Tomelleri, coordinatrice dell’iniziativa. “Tutti possono partecipare, in sette anni di storia il torneo ha visto in gara oltre 100.000 opere, con circa 4.000 scrittori iscritti in media a ogni edizione. In totale, finora, abbiamo pubblicato circa 100 ebook e 12 romanzi in cartaceo, con 200.000 euro di royalties distribuite agli autori.”
Narrativa interattiva: giochi da leggere, storie da giocare
Anche la narrativa interattiva è considerata una apprezzata forma di self publishing, che rientra nell’ambito della letteratura elettronica. Le opere di interactive fiction permettono di giocare nella storia, modificandone lo svolgimento in base alla propria storia. Alcune, tramite un’interfaccia a linea di comando chiamata parser, sono aperte a qualunque tipo di azione. Altre offrono un pratico sistema punta-e-clicca, che mette a disposizione una serie di comandi base. Per programmarle esistono, anche in italiano, semplici tool gratuiti, oltre che linguaggi dedicati come Inform 6.
I lettori di romanzi e racconti d’azione, d’avventura e di mistero si cimentano spesso con queste storie interattive. Sono infatti opere caratterizzate da trame coinvolgenti e quasi sempre scaricabili gratuitamente dai siti degli autori. La scrittura e (semplice) programmazione di questi videogiochi testuali può essere quindi un modo per farsi conoscere nel panorama letterario contemporaneo, tenendo conto del fatto che alcuni possono essere caricati anche sugli ebook reader.
Marco Vallarino