Una storia personale, a lieto fine
Software Libero è la definizione che si dà a un programma per computer che possa essere acquisito, utilizzato, studiato e scambiato senza alcun vincolo o costrizione.
I sistemi operativi GNU/Linux sono una realtà di spicco del Software Libero. E il kernel Linux è quello che ha fatto da base a Google Android, che è il sistema più utilizzato al mondo. Sì, anche più di Windows, grazie alla diffusione esponenziale di smartphone e tablet.
I programmi più noti: LibreOffice, Firefox, Thunderbird, Gimp, VLC
Il Software Libero comprende programmi già noti al grande pubblico, molti dei quali disponibili anche per Windows e Mac. Firefox è uno dei browser più usati per navigare in Internet. Libreoffice è un’ottima suite di videoscrittura (e tanto altro). Thunderbird un eccellente client di posta elettronica. Gimp un grandioso programma di fotoritocco. VLC un lettore multimediale in grado di riprodurre innumerevoli tipi di file audio e video. E così via.
Molti pensano che installare e poi tenere aggiornato un sistema GNU/Linux sia difficile. Assolutamente no! Molte cose sono più semplici da gestire che su Windows, soprattutto gli aggiornamenti. E quasi tutte le distro hanno installazioni grafiche guidate. Basta scaricare l’immagine da masterizzare su cd, dvd o pennetta usb e poi seguire le istruzioni a video. C’è anche la possibilità di affiancare un sistema Linux a uno Windows già esistente, in dual boot. E un programma, Wine, che permette di usare i programmi di Windows su Linux.
I miei primi computer
Personalmente ho avuto il mio primo pc nel 1993. Venivo da un’infanzia molto felice, trascorsa con il Commodore 64 e l’Amiga 500. Tra un videogioco e l’altro, avevo trovato il tempo di imparare un po’ di Basic per scrivere programmi miei. Naturalmente si trattava di avventure testuali! Sull’Amiga 500 iniziai anche a studiare la shell e ritrovai molti comandi nel Dos del pc. Windows 95, Windows 98 e Windows XP furono i sistemi operativi che usai sui miei pc fino al 2008. Non erano malaccio, ma spesso alcuni programmi andavano in crash all’improvviso e mi facevano perdere un sacco di tempo e di dati.
Sull’Amiga 500 iniziai anche a studiare la shell e ritrovai molti comandi nel Dos del pc. Windows 95, Windows 98 e Windows XP furono i sistemi operativi che usai sui miei pc fino al 2008. Non erano malaccio, ma spesso alcuni programmi andavano in crash all’improvviso e mi facevano perdere un sacco di tempo e di dati. Anche navigare su Internet con Explorer era un’impresa!
Avevo sentito parlare spesso di Linux ma a Imperia non conoscevo nessuno che potesse aiutarmi ad approfondire il discorso come desideravo. E in rete c’era troppa roba per capire da dove partire. Però avevo provato Ubuntu in live e mi era piaciuto. Soprattutto aveva tutto ciò che mi occorreva per continuare a lavorare e a giocare, senza crash!
L’incontro con Richard Stallman
L’incontro che mi cambiò la vita, almeno come utente, avvenne nel gennaio del 2008. Allora scrivevo già da qualche anno per le pagine culturali del Secolo XIX. In veste di giornalista, fui allertato da amici per l’arrivo di Richard Stallman nel vicino ponente savonese. Il celebre guru americano, fondatore della Free Software Foundation e inventore del concetto di copyleft, veniva in vacanza dalle mie parti. Ospite di un’amica, Stallman si era detto disponibile a rilasciare interviste alla stampa locale. Decisi di approfittarne e mi misi in contatto con la signora. Il giorno dopo ero a casa sua a intervistare Richard Matthew Stallman!
Libertà e sicurezza innanzitutto
Fu un incontro emozionante oltre che interessante, per il fatto di essere davanti a una delle maggiori personalità mondiali dell’informatica. Siccome non capivo ancora bene l’inglese, la sua amica ci fece da interprete. Passai con loro l’intero pomeriggio e nell’intervista che scrissi successivamente riuscii a scrivere solo una minima parte di ciò che Richard Stallman mi disse. Le sue parole sull’importanza della libertà e della sicurezza nel mondo informatico mi colpirono profondamente. Ci volle ancora qualche mese ma alla fine, continuando a provare una distro dopo l’altra, ne trovai una che mi piacesse abbastanza e fosse compatibile al 100% con l’hardware del mio pc.
Quando l’anno dopo, vidi di nuovo Stallman, ero un felice utente di Mandriva 2008. Stavolta parlammo del suo viaggio in India, di cui poi scrissi per Linux Pro. La cosa però che mi rimase più impressa dell’incontro fu la sua stretta di mano quando gli dissi di essere passato a GNU/Linux, accompagnata da uno squillante: “Congratulations!”
Arch Linux, una distro fantastica
Del resto, ciò che cercavo in un sistema operativo erano prestazioni e affidabilità, cose che già da tempo avevo capito non avrei trovato in Windows. In breve entrai in contatto con la locale comunità di utenti Linux. Il gruppo Govonis mi accolse a braccia aperte e mi aiutò a risolvere i piccoli problemi che il passaggio da un sistema all’altro comportava. Iniziai a scrivere di Software Libero, per Linux Pro e altri siti e giornali.
Intervistai Alessandro Rubini e ricordai Dennis Ritchie a pochi giorni dalla scomparsa. Raccontai della distro cubana Nova Baire e di strane ricorrenze della epoca Unix. Col tempo Mandriva lasciò posto sul mio pc a Ubuntu, Debian e poi a Arch Linux, la fantastica distro che uso ancora oggi. Il mio desktop preferito è Mate, che trovo estremamente funzionale.
Slimp: Software Libero IMperia e Provincia
Nel 2010 ho contribuito a fondare, con altri amici della provincia, Slimp, ovvero il gruppo Linux di Imperia e provincia, che si è affiancato a Govonis nella promozione del Software Libero nel ponente ligure. Ugo Rosa, Giovanni Peirone, Giuro Tricarico, Tullio Dacrema, Massimo Pellegrino, Michel Renders sono alcuni degli amici che mi hanno affiancato in questa esperienza. Abbiamo organizzato vari Linux Day, alla libreria Ragazzi e al Fablab e io ho partecipato come relatore a vari eventi. In diverse occasioni ho parlato dei miei progetti di gamification, sviluppati in un contesto assimilabile al Software Libero.
Del resto, sia scrivere articoli e racconti che programmare videogiochi diventa più facile quando lavori con applicazioni che non si bloccano senza motivo ogni due per tre Posso aggiornare il mio sistema quando voglio e sapendo sempre quali programmi si aggiornano, come e perché.
C’è poi la shell Unix che è fantastica. Molti hanno paura a scrivere comandi da terminale, ma solo perché non hanno mai provato. È un modo rapido e sicuro di fare cose spesso complicate. Le istruzioni da imparare non sono molte, se si resta nell’ambito della gestione dei file. I comandi in grado di danneggiare il sistema possono essere dati solo con un permesso speciale. Questo permette ai sistemi GNU/Linux di essere a prova di virus e malware.
Linux Mint, un ottimo punto di partenza
Se vi ho incuriosito abbastanza da provare una distro, vi consiglio di partire con qualcosa di semplice. Linux Mint sembra essere la più diffusa ora, ma anche Ubuntu di sicuro va ancora forte. È importante anche la scelta del desktop, cioè dell’ambiente grafico. Le due famiglie più note sono KDE e Gnome, ma chi ama l’essenziale come me si troverà bene con Mate e Xfce. Per i pc più vecchi possono andare bene Lxde e, se vi piace smanettare con le impostazioni, Openbox.
Il gruppo Slimp di cui ancora oggi faccio parte ha una lista su Telegram raggiungibile all’indirizzo @gnuslimp. Aggiungetevi e scriveteci pure per qualunque richiesta, curiosità, dubbio sul Software Libero e le distro GNU/Linux. Qualcuno, se non io, vi risponderà!
Marco Vallarino