La storia delle avventure testuali in edicola su Retro Computer

Retro Computer è la nuova rivista dedicata ai computer e videogiochi d’epoca. Curata da Fabrizio Ponciroli e Luciano Costarelli, esce in edicola per Sprea, l’editore milanese che pubblica anche Linux Pro, Hacker Journal e Computer Idea. Apprezzati periodici dell’ambito informatico per cui ho scritto vari articoli negli anni.

Di solito ero io a proporre al responsabile Massimiliano Zagaglia guide per particolari sistemi di sviluppo o linguaggi, oppure interviste a personalità del settore. Stavolta, è stato Costarelli a contattarmi per chiedermi di preparare un servizio su un certo argomento, del quale avrei potuto scrivere dando libero sfogo alla mia passione, oltre che alla mia conoscenza.

Voglia di Adventure su Retro Computer

Come avrete già capito dal titolo di questo articolo, si tratta della storia delle avventure testuali. Un tema che affonda le radici negli albori dell’industria videoludica e anche informatica. I capostipiti del genere, Adventure e Zork, risalgono infatti alla metà degli anni 70. Quando i personal e home computer erano di là da venire e si lavorava perlopiù sui terminali dei mainframe delle università e degli uffici. Giochi nati per caso, o come sfida a distanza tra programmatori, senza particolari ambizioni, ottennero in breve tempo un successo clamoroso, che diede vita a un genere ancora oggi apprezzato.

Come tutto questo è accaduto ve lo racconto nelle sei pagine di Voglia di Adventure. Un servizio realizzato grazie anche ai tanti curiosi aneddoti svelati nel bellissimo libro 50 Years of Text Games di Aaron Reed, pubblicato nel 2023 grazie a una campagna di crowdfunding di enorme successo, di cui un giorno vi parlerò. Oltre ai miei “fiumi di parole” troverete anche tante immagini con screenshot, copertine, foto e documenti del periodo.

116 pagine di articoli su computer e videogiochi che hanno fatto epoca

La copertina del numero 1 di Retro Computer

Nelle sue 116 pagine, il numero 1 di Retro Computer propone inoltre diversi altri servizi molto interessanti. Per restare sul fronte avventuroso, c’è la storia della serie di Monkey Island. Una pietra miliare del sottogenere punta-e-clicca, targata Lucas Arts e Ron Gilbert. Poi si parla degli Atari 400 e 800, del Commodore 128, dei PC dai primi modelli IBM a quelli compatibili che ancora oggi sono ovunque, a dispetto di smartphone e tablet. C’è anche un articolo sul videogioco E.T. della Atari; è davvero il più brutto della storia?

La mia storia delle avventure testuali si ferma ai primi anni 80. L’intenzione di scrivere una seconda parte c’è tutta, per parlare dell’età dell’oro dei giochi a parser, che con i capolavori di Infocom, Level 9, Adventure International, Magnetic Scrolls, Melbourne House divennero tra i più celebrati della decade. Volendo, ci sarebbe materiale in abbondanza anche per una terza, dedicata alle avventure della cosiddetta era Internet. Se Retro Computer avrà il successo che speriamo, non credo che mancherà lo spazio per altri articoli avventurosi. Vi invito quindi a andare in edicola, oppure sul sito di Sprea per la copia in digitale, per sostenere questo bel progetto divulgativo.

Il video incontro sulla storia dei videogiochi a sfondo narrativo

Peraltro, di storia dei videogiochi d’avventura, o a sfondo narrativo, ho parlato anche nei giorni scorsi in un video incontro organizzato dal professor Umberto Sisia – a sua volta autore di apprezzate avventure testuali – per gli studenti dell’istituto Aicardi-Ruffini di Sanremo. Un pomeriggio di chiacchiere nel quale spero di avere convinto almeno qualcuno ad addentrarsi nel magico mondo dell’avventura. Come sapete sul mio sito c’è tutto il necessario per farlo.

Vi ricordo infine che l’edizione francese di Zigamus è in gara al Concours de Fiction Interactive Francophone 2024. Per giocare e votare c’è tempo fino al 7 aprile.