Gli alieni di Campus Invaders invadono l’IF Comp 2022

L’IF Comp, o Interactive Fiction Competition, è quella che mi piace chiamare il campionato del mondo dei videogiochi testuali. Una gara che ogni anno in autunno mette a confronto le opere, in inglese, di autori e autrici di tutto il pianeta. E che in passato ha visto gli italiani ben figurare. In particolare, nel 2012 Marco Innocenti è riuscito a vincere con la storia di fantascienza Andromeda Apocalypse. E Roberto Grassi, Paolo Lucchesi e Alessandro Peretti sono arrivati secondi nel 2005 con il noir Beyond.

Io, come forse ricorderete, ho partecipato nel 2015 e nel 2016 con Darkiss 1, Darkiss 2 e Zigamus con risultati discreti, impreziositi dalla successiva entrata in nomination di Darkiss 1 agli Xyzzy Awards nella categoria Best Player Character per le malefatte del vampiro Martin Voigt.

Quest’anno torno in gara con l’edizione inglese di Campus Invaders, il gioco scritto per gli amici della Vigamus Academy di Roma. Un progetto curato nella traduzione e localizzazione dalla professionista Francesca Noto, che da ieri – sabato 1 ottobre – trovate sul sito della IF Comp insieme agli altri 70 giochi iscritti. Molti sono a scelta multipla, come ormai va di moda all’estero, scritti in Twine o ChoiceScript. Almeno venti però hanno – come Campus Invaders – il buon vecchio parser. L’interfaccia a linea di comando che offre a mio avviso una maggiore libertà e profondità di gioco. Infatti di solito vince un gioco a parser!

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Tra i cuori selvaggi del Salone del Libro di Torino anche Il cuore sul muro

Cuori Selvaggi è il tema dell’edizione 2022 del Salone del Libro di Torino. La manifestazione allestita presso Lingotto Fiere si è aperta giovedì 19 maggio con l’intervento dello scrittore indiano Amitav Ghosh e si concluderà domani, lunedì 23, con altri eventi di grande valore culturale.

Il cuore sul muro al Salone del Libro di Torino

Tra le centinaia di case editrici presenti, c’è anche All Around che nel 2018 ha riportato in libreria il mio romanzo Il cuore sul muro. E il libro fa bella mostra di sé sulla bancarella dell’editore romano, insieme ad altri titoli in attesa di nuovi lettori e lettrici. A distanza di oltre tre anni dalla pubblicazione, è bello vedere come il testo, già ristampato due volte, desti ancora interesse.

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Leggere con i videogiochi: ecco il racconto interattivo Campus Invaders 1.0

Campus Invaders

Leggere con i videogiochi è possibile? Sì, con quelli giusti – ve lo dico sempre. Da qualche ora è on-line la mia nuova avventura testuale, Campus Invaders 1.0. La data di uscita non è casuale. Oggi, sabato 23 aprile, ricorre infatti la Giornata mondiale della lettura. Un’occasione in cui di solito si parla di quanto siano belli i libri. (E io ne approfitto per il ricordarvi Il cuore sul muro.) Ci sono però forme di lettura e scrittura, nuove e alternative, che possono essere più intriganti e appaganti di quelle tradizionali. Una è fornita dalla Interactive Fiction, la narrativa interattiva, il genere di videogiochi di cui mi occupo io.

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AI Open Mind incontra l’Homo Cyber Ludens

AI Open Mind, il video incontro su videogiochi e società

Sabato 5 febbraio non sarà soltanto il giorno del derby Inter-Milan e della serata finale del Festival di Sanremo. AI Open Mind, il progetto divulgativo sulla intelligenza artificiale di cui vi ha già parlato, ospiterà la video presentazione di Homo Cyber Ludens. Il libro sulla evoluzione sociale dei videogiochi, al quale ho contribuito con un breve saggio sullo “schermo oltre la pagina”, sarà al centro dell’evento sul rapporto tra videogiochi e società, che andrà in scena alle 17 su Zoom e potrà essere seguito in diretta su Facebook. Insieme a me, in veste di relatori, ci saranno Marco Accordi Rickards e Umberto Sisia. Il relatore sarà invece Gianluigi Marsibilio, scrittore e autore di podcast.

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Homo Cyber Ludens, il libro sull’evoluzione sociale e filosofica dei videogiochi

Homo Cyber Ludens

Homo Cyber Ludens è il titolo del libro che Idra Editing ha dedicato al protagonista della rivoluzione sociale e filosofica innescata dall’avvento dei videogiochi. Opere commerciali nate in principio per meri scopi d’intrattenimento, ma divenute col passare delle decadi un fenomeno artistico e sociale di assoluto rilievo. Questo grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche e anche a una maggiore consapevolezza delle potenzialità di questa forma d’espressione. I videogiochi infatti sono oggi utilizzati con profitto anche in campo didattico e commerciale grazie alla gamification. E hanno superato cinema e letteratura nella capacità affabulatoria declinata nello storytelling.

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Un gioco nel gioco ha vinto l’IF Comp 2021

L’avventura testuale And Then You Come to a House Not Unlike the Previous One di B. J. Best ha vinto l’Interactive Fiction Competition 2021, il campionato mondiale di narrativa interattiva che si è svolto nelle scorse settimane. Vi dico subito che non è uno dei giochi che avevo provato e votato durante lo svolgimento del torneo. Marco Innocenti, a sua volta vincitore della IF Comp nel 2012, però me ne aveva parlato piuttosto bene. E infatti, quando mi sono deciso a dargli un’occhiata, nei giorni scorsi, ho capito di trovarmi davanti a qualcosa di notevole. E particolare. Molto.

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Musica metal protagonista della IF Comp 2021

Tra gli oltre settanta giochi in gara alla IF Comp 2021 – l’annuale campionato mondiale di narrativa interattiva – ce n’è uno di cui vi voglio parlare. Codex Sadistica di PS Berge è una avventura a parser ambientata a un festival di metal band. Chi non mi conosce di persona, forse non sa che sono un fan della musica metal, oltre che rock. Anzi per me sono praticamente un genere unico. Non ho mai capito le dispute tra hard rock e heavy o thrash metal. O l’odio verso il glam metal. Tuttavia, Codex Sadistica parla – in parte – proprio di questo. E lo fa in maniera divertente e anche sorprendente. Il gioco infatti parte come avventura musicale, ma poi si trasforma in horror, sia pure mantenendo un tono goliardico e ammiccante.

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L’Italia schiera il tridente alla IF Comp 2021

Perdonatemi il gergo calcistico. So bene che molti di coloro che bazzicano il mondo della narrativa interattiva sono poco interessati alle giravolte del pallone. L’occasione però è ghiotta. Quest’anno infatti son ben tre gli italiani iscritti alla Interactive Fiction Competition. L’IF Comp, che a me piace chiamare il campionato mondiale dei videogiochi testuali, è aperta a programmatori e scrittori di tutto il mondo. Essendo però riservato a opere scritte in inglese, raramente si vedono in gara autori di altre lingue. In effetti tradurre o far tradurre i propri giochi è una faticaccia. Ve lo dice uno – come sapete – che lo ha fatto due volte.

IF Comp 2021

Eppure qualcuno che si lascia ammaliare dal fascino della IF Comp c’è sempre. Anche perché l’Italia vanta già una vittoria nella competizione: quella di Marco Innocenti nel 2012 con Andromeda Apocalypse. Quest’anno però ci siamo – come Paese – superati, battendo anche il record di due iscritti stabilito l’anno scorso.

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Leggere con la gamification

Leggere con la gamification è il titolo dell’articolo con cui ho iniziato, qualche giorno fa, la mia collaborazione con il portale InnovazioneCambiamento.it. Il testo, che riprende un altro articolo che avevo scritto per il quotidiano Libero un paio di anni fa, è fondamentalmente un breve saggio su come sia cambiato il modo di leggere in Italia.

Con l’avvento degli ipertesti elettronici e il proliferare di smartphone e tablet, e dei loro piccoli schermi, la gente si è disabituata alla lettura sequenziale e ha iniziato a prendere confidenza con nuove forme di comunicazione letteraria. Tra questa c’è anche la nostra cara vecchia Interactive Fiction che, a dispetto dei suoi quarant’anni (abbondanti, ormai) di vita, sembra essere più in linea oggi di ieri con i gusti e le aspettative del pubblico.

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Darkiss 2 e Zigamus alla IF Comp 2016

È iniziata pochi minuti fa l’IF Comp, ovvero l’Interactive Fiction Competition, il torneo di videogiochi testuali che per molti è una sorta di campionato del mondo della narrativa interattiva. Graham Nelson, Emily Short, Lucian P. Smith, Paul O’Brian, Jon Ingold, Lynnea Glasser, Jason Devlin e Marco Innocenti, unico italiano a riuscire nell’impresa, sono alcuni degli autori che hanno vinto la gara a colpi di parser e – da qualche anno – di link, combattuta nel nome dell’avventura testuale.

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