La storia delle avventure testuali in edicola su Retro Computer

Retro Computer è la nuova rivista dedicata ai computer e videogiochi d’epoca. Curata da Fabrizio Ponciroli e Luciano Costarelli, esce in edicola per Sprea, l’editore milanese che pubblica anche Linux Pro, Hacker Journal e Computer Idea. Apprezzati periodici dell’ambito informatico per cui ho scritto vari articoli negli anni.

Di solito ero io a proporre al responsabile Massimiliano Zagaglia guide per particolari sistemi di sviluppo o linguaggi, oppure interviste a personalità del settore. Stavolta, è stato Costarelli a contattarmi per chiedermi di preparare un servizio su un certo argomento, del quale avrei potuto scrivere dando libero sfogo alla mia passione, oltre che alla mia conoscenza.

Voglia di Adventure su Retro Computer

Come avrete già capito dal titolo di questo articolo, si tratta della storia delle avventure testuali. Un tema che affonda le radici negli albori dell’industria videoludica e anche informatica. I capostipiti del genere, Adventure e Zork, risalgono infatti alla metà degli anni 70. Quando i personal e home computer erano di là da venire e si lavorava perlopiù sui terminali dei mainframe delle università e degli uffici. Giochi nati per caso, o come sfida a distanza tra programmatori, senza particolari ambizioni, ottennero in breve tempo un successo clamoroso, che diede vita a un genere ancora oggi apprezzato.

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Gli zombi di Zigamus parlano francese

Concours de Fiction Interactive Francophone 2024

Bonjour! È iniziata oggi a mezzogiorno una nuova avventura. Quella del Concours de Fiction Interactive Francophone 2024. Una Interactive Fiction Competition dedicata ai videogiochi testuali scritti in lingua francese. Tra i ventuno in gara quest’anno c’è anche il mio Zigamus. Immagino ricorderete l’avventura che ho scritto nel 2016 per gli amici del Vigamus, il museo del videogioco di Roma. Una paradossale storia tra commedia e horror, nella quale il museo viene invaso dagli zombi. Per sopravvivere all’attacco dei mostri mangiacervelli, il giocatore dovrà trasformare in armi i cimeli videoludici esposti in giro, tra cui il martello di Super Mario e la dentiera di Darkiss!

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Il bello delle avventure testuali diventa un gioco su Facebook

Chi dice che le avventure testuali sono belle da giocare ma non da vedere? Le opere di interactive fiction sono basate su un’interfaccia testuale, a linea di comando o anche punta e clicca, ma non è raro che offrano anche delle immagini di accompagnamento. Alcune, nel corso dei decenni, sono state illustrate da pittori famosi, come Hans Piu. Altre avevano comunque un comparto grafico notevolissimo, già nei primi anni ’80, quando nacque l’usanza di impreziosire, o almeno vivacizzare, i testi della storia interattiva con dei disegni.

Dopo il boom commerciale degli anni ’80, la produzione delle decadi successive legata perlopiù alla comunità di appassionati nata su Internet – su Usenet più precisamente – si è concentrata sulla qualità dei testi. Cura della scrittura, sviluppo della trama, studio dei puzzle furono giudicati più importanti, com’era logico che fosse. Inoltre il disegno richiede tutt’altre capacità rispetto allo storytelling e al design. Capacità che pochi scrittori di solito hanno o vogliono mettere in pratica quando scrivono.

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Gli alieni di Campus Invaders invadono l’IF Comp 2022

L’IF Comp, o Interactive Fiction Competition, è quella che mi piace chiamare il campionato del mondo dei videogiochi testuali. Una gara che ogni anno in autunno mette a confronto le opere, in inglese, di autori e autrici di tutto il pianeta. E che in passato ha visto gli italiani ben figurare. In particolare, nel 2012 Marco Innocenti è riuscito a vincere con la storia di fantascienza Andromeda Apocalypse. E Roberto Grassi, Paolo Lucchesi e Alessandro Peretti sono arrivati secondi nel 2005 con il noir Beyond.

Io, come forse ricorderete, ho partecipato nel 2015 e nel 2016 con Darkiss 1, Darkiss 2 e Zigamus con risultati discreti, impreziositi dalla successiva entrata in nomination di Darkiss 1 agli Xyzzy Awards nella categoria Best Player Character per le malefatte del vampiro Martin Voigt.

Quest’anno torno in gara con l’edizione inglese di Campus Invaders, il gioco scritto per gli amici della Vigamus Academy di Roma. Un progetto curato nella traduzione e localizzazione dalla professionista Francesca Noto, che da ieri – sabato 1 ottobre – trovate sul sito della IF Comp insieme agli altri 70 giochi iscritti. Molti sono a scelta multipla, come ormai va di moda all’estero, scritti in Twine o ChoiceScript. Almeno venti però hanno – come Campus Invaders – il buon vecchio parser. L’interfaccia a linea di comando che offre a mio avviso una maggiore libertà e profondità di gioco. Infatti di solito vince un gioco a parser!

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Tra i cuori selvaggi del Salone del Libro di Torino anche Il cuore sul muro

Cuori Selvaggi è il tema dell’edizione 2022 del Salone del Libro di Torino. La manifestazione allestita presso Lingotto Fiere si è aperta giovedì 19 maggio con l’intervento dello scrittore indiano Amitav Ghosh e si concluderà domani, lunedì 23, con altri eventi di grande valore culturale.

Il cuore sul muro al Salone del Libro di Torino

Tra le centinaia di case editrici presenti, c’è anche All Around che nel 2018 ha riportato in libreria il mio romanzo Il cuore sul muro. E il libro fa bella mostra di sé sulla bancarella dell’editore romano, insieme ad altri titoli in attesa di nuovi lettori e lettrici. A distanza di oltre tre anni dalla pubblicazione, è bello vedere come il testo, già ristampato due volte, desti ancora interesse.

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Leggere con i videogiochi: ecco il racconto interattivo Campus Invaders 1.0

Campus Invaders

Leggere con i videogiochi è possibile? Sì, con quelli giusti – ve lo dico sempre. Da qualche ora è on-line la mia nuova avventura testuale, Campus Invaders 1.0. La data di uscita non è casuale. Oggi, sabato 23 aprile, ricorre infatti la Giornata mondiale della lettura. Un’occasione in cui di solito si parla di quanto siano belli i libri. (E io ne approfitto per il ricordarvi Il cuore sul muro.) Ci sono però forme di lettura e scrittura, nuove e alternative, che possono essere più intriganti e appaganti di quelle tradizionali. Una è fornita dalla Interactive Fiction, la narrativa interattiva, il genere di videogiochi di cui mi occupo io.

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AI Open Mind incontra l’Homo Cyber Ludens

AI Open Mind, il video incontro su videogiochi e società

Sabato 5 febbraio non sarà soltanto il giorno del derby Inter-Milan e della serata finale del Festival di Sanremo. AI Open Mind, il progetto divulgativo sulla intelligenza artificiale di cui vi ha già parlato, ospiterà la video presentazione di Homo Cyber Ludens. Il libro sulla evoluzione sociale dei videogiochi, al quale ho contribuito con un breve saggio sullo “schermo oltre la pagina”, sarà al centro dell’evento sul rapporto tra videogiochi e società, che andrà in scena alle 17 su Zoom e potrà essere seguito in diretta su Facebook. Insieme a me, in veste di relatori, ci saranno Marco Accordi Rickards e Umberto Sisia. Il relatore sarà invece Gianluigi Marsibilio, scrittore e autore di podcast.

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Homo Cyber Ludens, il libro sull’evoluzione sociale e filosofica dei videogiochi

Homo Cyber Ludens

Homo Cyber Ludens è il titolo del libro che Idra Editing ha dedicato al protagonista della rivoluzione sociale e filosofica innescata dall’avvento dei videogiochi. Opere commerciali nate in principio per meri scopi d’intrattenimento, ma divenute col passare delle decadi un fenomeno artistico e sociale di assoluto rilievo. Questo grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche e anche a una maggiore consapevolezza delle potenzialità di questa forma d’espressione. I videogiochi infatti sono oggi utilizzati con profitto anche in campo didattico e commerciale grazie alla gamification. E hanno superato cinema e letteratura nella capacità affabulatoria declinata nello storytelling.

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Un gioco nel gioco ha vinto l’IF Comp 2021

L’avventura testuale And Then You Come to a House Not Unlike the Previous One di B. J. Best ha vinto l’Interactive Fiction Competition 2021, il campionato mondiale di narrativa interattiva che si è svolto nelle scorse settimane. Vi dico subito che non è uno dei giochi che avevo provato e votato durante lo svolgimento del torneo. Marco Innocenti, a sua volta vincitore della IF Comp nel 2012, però me ne aveva parlato piuttosto bene. E infatti, quando mi sono deciso a dargli un’occhiata, nei giorni scorsi, ho capito di trovarmi davanti a qualcosa di notevole. E particolare. Molto.

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Musica metal protagonista della IF Comp 2021

Tra gli oltre settanta giochi in gara alla IF Comp 2021 – l’annuale campionato mondiale di narrativa interattiva – ce n’è uno di cui vi voglio parlare. Codex Sadistica di PS Berge è una avventura a parser ambientata a un festival di metal band. Chi non mi conosce di persona, forse non sa che sono un fan della musica metal, oltre che rock. Anzi per me sono praticamente un genere unico. Non ho mai capito le dispute tra hard rock e heavy o thrash metal. O l’odio verso il glam metal. Tuttavia, Codex Sadistica parla – in parte – proprio di questo. E lo fa in maniera divertente e anche sorprendente. Il gioco infatti parte come avventura musicale, ma poi si trasforma in horror, sia pure mantenendo un tono goliardico e ammiccante.

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