Darkiss 2 è on line

Darkiss! Il bacio del vampiro

Finalmente Darkiss 2 è on line! Il primo weekend di “vita” del gioco ha subito portato centinaia di download, commenti e condivisioni della notizia della pubblicazione sui principali social network, oltre all’inserimento delle due avventure testuali dedicate al vampiro Martin Voigt sullo Zodiac Store. Il portale gestito dallo staff di Adventure’s Planet si occupa di selezionare e promuovere i più interessanti prodotti del panorama indie, con un occhio di riguardo per le opere in stile vintage, come appunto Darkiss 1 e Darkiss 2. Oltre all’Adventure’s Planet, hanno già parlato di Darkiss 2 anche OldGamesItalia, Scheletri.com e il sito di informazione locale Sanremo News.

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L’avventura testuale Ayon tra le 5 migliori app di Repubblica XL

Pazza gioia è la definizione che meglio esprime il mio attuale stato d’animo. Il mio videogame testuale Nel mondo di Ayon è stato appena segnalato da Sergio Pennacchini sul sito di Repubblica XL nella rubrica delle 5 migliori app della settimana, tra l’altro in apertura e con un giudizio piuttosto eloquente: Assolutamente da provare :)

L'avventura testuale Ayon segnalata da Repubblica XL

Un colpaccio che rinnova il mio spirito creativo (e combattivo) in vista dei nuovi progetti che sto allestendo, tra cui ovviamente Darkiss 2. Le avventure del vampiro Martin Voigt avranno presto un nuovo terrificante capitolo, come mi chiedete da tempo.

Intanto la sensazionale apparizione di Ayon sul sito di XL ha avuto spazio su vari media locali e nazionali.

I videogiochi come strumento di analisi sociale

Sull’edizione genovese di Repubblica la giornalista Daisy Parodi ha scritto un bell’articolo intitolato: La spray art vale un videogame: arriva da Imperia la sfida di Ayon. Il servizio riporta una mia breve dichiarazione nella quale spiego l’importanza di sviluppare videogiochi mainstream a fianco di quelli horror e fantasy. Ritengo infatti che i videogiochi, come i libri, i film e i fumetti, possano essere un utile strumento di analisi e denuncia sociale. E chi è riuscito a finire Ayon sa di cosa parlo!

Francesco Li Noce ha dedicato ad Ayon un bel post di approfondimento su Punto Imperia. L’articolo intitolato Marco Vallarino e il suo Ayon tra le migliori app di Repubblica XL offre pure un mio entusiastico commento e ringraziamento. Successivamente pure il portale di news del ponente ligure IVG ha riproposto la notizia: Successo per “Ayon” del giornalista e game designer Marco Vallarino.

A te invece che magari stai leggendo questo articolo dopo aver intercettato la segnalazione di XL Repubblica voglio dare il benvenuto nel fantastico mondo di Ayon e delle avventure testuali sperando di fare presto la tua conoscenza via email, su Facebook o Twitter. A presto!

Games4all si avventura nel mondo di Ayon

Bellissima sorpresa per me ieri sul web, quando ho trovato la mia avventura testuale Nel mondo di Ayon splendidamente recensita da Gianluca Rini sul portale Games4all del network informativo Nanopress gestito dallo staff della Trilud.

L’articolo intitolato Ayon: gioco gratis sul mondo della spray art e firmato dall’esperto giornalista palermitano è lusinghiero sia verso l’opera dedicata alle peripezie giornalistiche di Vincent Morgan che più in generale per l’interactive fiction, un tipo di intrattenimento elettronico che continua a emozionare anche in un’epoca in cui l’industria videoludica si avvale si tecnologie e interfacce sempre più elaborate (e dispendiose).

Grazie quindi a Gianluca e alla redazione di Games4all e buon divertimento a chi si lascerà convincere da questa bella recensione a entrare nel mondo di Ayon! :)

Game Republic parla di Ayon

Uno screenshot dell'avventura testuale Nel mondo di Ayon

Pioggia di segnalazioni per la mia avventura testuale Ayon, a una settimana dall’uscita. Da ieri è on line su Game Republic l’intervista che ho rilasciato a Davide Salvadori. Nell’articolo, oltre a parlare della mia ‘eterna’ passione per le avventure testuali, spiego come è nato il progetto del primo videogame italiano dedicato a street art e graffiti writing, illustrando le differenze di allestimento rispetto a Darkiss e le finalità dell’opera.

Un altro bel servizio è uscito su Sherlock Magazine, il portale della Delos Books diretto da Luigi Pachì e dedicato al mondo del mistery. L’articolo Nel mondo di Ayon, un giallo interattivo tinto di spray art! mette in luce l’aspetto ‘poliziesco’ del gioco, che vede lo scapestrato reporter Vincent Morgan alle prese con una rocambolesca indagine giornalistica tra i murales e i graffiti di un malfamato ghetto di periferia.

Sul sito di TG Events, il giornalista Gregory Meschi nel suo servizio La Spray Art diventa un videogame ha invece puntato sull’elemento innovativo dell’opera, un videogioco che per la prima volta non parla di draghi, robot o vampiri, bensì di graffiti writing.

Avventure testuali alla ribalta

Sul suo blog dedicato all’interactive fiction, il super esperto Francesco Cordella (a sua volte autore di vari giochi, tra cui l’acclamato Flamel) è andato oltre, proponendo una prima recensione dell’avventura alquanto positiva.

Infine, il sito Inside The Game ha pubblicato l’intervista sul presente e futuro delle avventure testuali che ho recentemente rilasciato a Daniele Casadei, in cui, oltre ad analizzare i motivi del ritorno di fiamma del pubblico italiano per l’interactive fiction trent’anni dopo Zork e Avventura nel Castello, presento i miei prossimi progetti (tra cui ovviamente Darkiss 2, ma non solo) e do la mia opinione sulla attuale scena videoludica “commerciale”, dominata dalle produzioni della major.

Nel frattempo Ayon ha tagliato il traguardo dei 300 download su ProgrammiGratis.org e la sua pagina Facebook viaggia verso i 100 like. Grazie a tutti per questo affetto rinnovato e a presto con nuove mirabolanti avventure!

Una nuova mini avventura per salvare lo Stregatto

Non solo libri, ma anche giochi all’ultima Fiera del libro di Imperia, che si è tenuta ai primi di giugno nel centro storico di Porto Maurizio. Grazie alla presenza dello stand della associazione culturale Ludo Ergo Sum è stato possibile scoprire il piacere del cosiddetto intrattenimento intelligente, con le ultime novità in fatto di giochi di carte e da tavolo e l’allestimento di incontri con i più popolari personaggi del settore, tra cui il torinese Andrea Chiarvesio, apprezzato autore di giochi, famoso in particolare per gli acclamati Kingsburg e Olympus, e il sottoscritto Marco Vallarino, intervenuto per parlare di interactive fiction e presentare una mini avventura appositamente realizzata per l’occasione.

Disponibile gratuitamente nel solito formato multi piattaforma (ma c’è anche l’auto installante per Windows), Salvate lo Stregatto! è un giallo umoristico che vede il giocatore alle prese con un gatto scomparso, da trovare prima che diventi una pelliccia. Semplice ma non scontato (o almeno spero), il gioco è ideale per chi vuole impratichirsi col genere o imparare a scrivere avventure testuali studiandone il codice sorgente.

Lo zip del gioco contiene inoltre il file stregatto.inf con il codice sorgente dell’opera, scritta in Inform 6. utile per chi vuole impratichirsi col linguaggio per provare a scrivere qualche nuova avventura.

A luglio sarà invece on line la mia nuova (vera) avventura: un’avvincente indagine nei sordidi ambienti metropolitani di periferia, a caccia di un fantomatico artista stradale e delle  sue prime, ricercatissime opere. Come da tradizione, i primi cinque che riusciranno a risolvere il gioco, chiedendo al massimo un aiuto, riceveranno premi sensazionali. Restate sintonizzati!

Darkiss vs Zork su Archeologia Videoludica

Questo mese si è tornato a parlare di avventure testuali nella trasmissione radiofonica Archeologia Videoludica realizzata dallo staff di OldGamesItalia in collaborazione con Italian Podcast Network. Per celebrare l’uscita della traduzione italiana di Zork realizzata da Whovian e Raffox, i conduttori Roberto Bertoni e Simone Pizzi hanno deciso di dedicare la puntata di giugno – la decima della terza stagione, intitolata Quando uccisi il troll con la spada – alla storia di quello che è stato da tempo segnalato come uno dei dieci videogame più importanti della storia. In onda con loro e l’esperto di ingegneria informatica Alex Raccuglia c’era anche il sottoscritto Marco Vallarino, che oltre a ricordare con scontata nostalgia i tempi d’oro dell’interactive fiction, in cui Infocom, Level 9 e Magnetic Scrolls spadroneggiavano nel mercato mondiale dell’intrattenimento informatico, ha abbozzato un confronto con le avventure della nuova generazione multi piattaforma legata all’utilizzo di Inform 6.

Si è così innescato un ‘derby’ tra il vastissimo sotterraneo di Zork I (110 locazioni) e quello quasi ‘casalingo’ di Darkiss (15), che ha illustrato come sia cambiato il modo di scrivere narrativa interattiva nei quasi quarant’anni di storia del genere. All’inizio, le avventure – essendo generalmente prodotti commerciali che dovevano legittimare il proprio costo – dovevano essere molto lunghe e difficili, senza disdegnare la possibilità di uccidere il giocatore con brutali (oltre che fastidiose) morti improvvise e di infilarlo in vicoli ciechi, da cui si poteva uscire solo ricomincia da capo il gioco. Proprio Zork rappresenta uno dei casi più esemplari perché, se si uccide il ladro prima che questi abbia rubato e poi aperto l’uovo incrostato di pietre preziose, sarà impossibile trovare uno dei tesori necessari a completare il gioco al 100%.

Adesso invece l’interactive fiction deve proporre un approccio più morbido alla storia. Non solo gli scenari devono essere più limitati, per non disperdere l’attenzione o scoraggiarne una accurata esplorazione, ma vanno anche esclusi cul de sac di ogni tipo e – se possibile – la morte del giocatore o comunque il game over, per non “rovinare il divertimento”. Questo perché tutto il mondo dell’intrattenimento informatico in generale sembra puntare sempre di più sull’aspetto immersivo piuttosto che su quello competitivo dell’opera e quindi si deve cercare di rendere l’esperienza di gioco il più gradevole possibile, senza il pericolo di traumi che potrebbero disaffezionare l’utente al “prodotto”.

Voi che cosa ne pensate? Gli amici di Archeologia Videoludica si sono detti disponibili a organizzare presto un’altra puntata della loro trasmissione dedicata all’interactive fiction, e sarebbe interessante sentire i pareri di chi ha conosciuto le avventure testuali già negli anni 80 e di chi invece le ha scoperte solo negli anni di Internet.

Intanto si avvicina a grandi passi l’uscita della mia nuova avventura. Restate sintonizzati!

Darkiss su Orgoglio Nerd

Anche l’acclamata testata giornalistica Orgoglio Nerd celebra la rinascita dell’Interactive Fiction in Italia con il successo di Darkiss. L’articolo firmato da Damiano Zanardi comincia con un bel viaggio all’indietro nel tempo, per riscoprire le origini del magico mondo dell’avventura con Colossal Caves e Zork, poi torna ai giorni nostri per raccontare di come grazie a Internet, e al crescente interesse per il vintage legato agli anni 80, i videogiochi testuali stiano tornando quasi di moda.

In chiusura, c’è ancora spazio per esaltare lo strabiliante potere dell’immaginazione, in grado di dare – anche in tempi in cui i videogiochi possono contare su eccezionali tecnologie – emozioni sempre più forti di quelle di qualunque tipo di grafica e sonoro.

Ieri, invece, un’altra bella segnalazione è giunta dal blog horror del Club GHoST di Torino, storica associazione e casa editrice di Massimo Ferrara che da oltre dieci anni cerca di portare alla ribalta le firme e le storie più inquietanti degli ambienti underground del fandom.

Darkiss recensito su Gamemag

Nuova positiva segnalazione ricevuta da Darkiss. Stavolta l’avventura testuale più terrificante del web è stata recensita da Rosario Grasso su Gamemag. Negli scorsi giorni, il popolare sito di videogiochi e intrattenimento informatico aveva pubblicato la recensione di Cypher, una interactive fiction straniera che aveva suscitato qualche lamentela nel pubblico per il fatto che, chi non conosceva bene l’inglese, avrebbe avuto qualche difficoltà a giocare. Così si è subito corso ai ripari offrendo ai lettori la presentazione di un gioco testuale totalmente in italiano, multi piattaforma e per di più assolutamente gratuito: Darkiss! :)

La recensione dell’esperto Rosario Grasso ha dedicato ampio spazio anche al nuovo game trailer, lanciato lo scorso mese dal regista Alberto Brancolini e presentato nella anteprima di Halloween alla Libreria Ubik di Savona.

Intanto, si avvicina a grandi passi il raggiungimento dei 10.000 download del gioco, un traguardo raggiunto soprattutto grazie al vostro entusiasmo e alla vostra fiducia, che spero di ripagare presto con nuovi giochi e storie da brivido.

Come si diventa game designer

Come si diventa game designer è il titolo del servizio di Alessandra Repetto e Fabrizio Biancardi che il portale GiovaniLiguria.it ha dedicato alla mia attività di autore di videogiochi e in particolare – come sapete! – di avventure testuali.

Una video intervista in cui racconto come tutto è cominciato, con le prime righe di Basic scritte col Commodore 64, e poi come si può coltivare questa passione con l’aiuto di Internet e dei social network, tentando di trasformarla in un vero e proprio lavoro o quasi.

L’invito del sito è giunto dopo la pubblicazione di Darkiss su Win Magazine, di cui vi ho parlato nelle scorse settimane. L’opera di interactive fiction dedicata alle malefatte del vampiro Martin Voigt sta avendo un bel successo di critica e pubblico. E a quanto pare questo ottimo riscontro ha permesso di aprire nuovi spazi dedicati alla creatività digitale. Non va poi dimenticato che i videogiochi costituiscono uno degli ambiti più promettenti per i giovani in cerca di lavoro. Sono anche una realtà stimolante che permette di coniugare al meglio l’approccio tecnico a quello artistico.

E poi offrono la possibilità di giocare e divertirsi un sacco. Perché, come ho detto nell’intervista, il modo migliore per scrivere (e programmare) dei buoni videogiochi è giocare quelli degli altri.

Buona visione!

Darkiss alla Giornata Mondiale del Software Libero

Si è parlato anche di avventure testuali e programmi multi piattaforma sabato 15 settembre alla Giornata Mondiale del Software Libero che si è svolta a Quiliano, in provincia di Savona. Grazie alla gentilezza degli amici della associazione Govonis.org che hanno organizzato la manifestazione (una delle tre che si sono tenute in Italia), ho potuto intervenire con un talk sul mondo dell’Interactive Fiction che, grazie alla contiguità con gli ambienti e soprattutto la filosofia del Software Libero, sta conoscendo in questi ultimi anni una nuova primavera.

Le avventure testuali sono infatti prodotti liberi, che – tramite la macchina virtuale su cui girano, la Z-Machine di Inform – possono essere scaricati e installati gratuitamente su ogni tipo di dispositivo fisso e mobile, compresi gli smartphone e i tablet che pare stiano lentamente sorpassando i vecchi pc desktop come diffusione.

Approfittando dell’aspetto “giocoso” del tema, ho iniziato il mio intervento presentando un testimonial eccezionale dell’interactive fiction: lo stralunato fisico teorico Sheldon Cooper della sit-com The Big Bang Theory che nell’episodio 4×06 si cimenta con un vecchio gioco testuale degli anni 80. Poi, ho mostrato un video dedicato al gameplay di Darkiss invitando il pubblico a provare a giocare…