Taggia’s Weapon è l’impropria traduzione in inglese di Arma di Taggia, cittadina della Riviera dei Fiori. Quella giusta sarebbe Taggia’s Cave perché arma in dialetto ligure vuole appunto dire grotta. Ma l’amico Eugenio Ripepi non si è lasciato sfuggire l’occasione di trasformare questo bizzarro gioco di parole nel titolo di un libro a tema. Una antologia di racconti noir appena pubblicata da Frilli, l’editore genovese specializzato nel giallo ligure.
Il libro, rititolato Giallo Arma di Taggia, forse per rendere più chiaro il legame con la città, reca i contributi di otto scrittori. Tra questi c’è anche il mio: Matri-pande-monio, la divertente – spero – storia di un matrimonio che si trasforma in un pandemonio a causa di un fuori programma tinto di noir. Si tratta di una vicenda paradossale, improbabile, ma che trae spunto da un tema di grande attualità: l’interesse spasmodico delle aspiranti star per i social network.
Molti oggi sono convinti che per diventare famosi, e magari anche ricchi, basti fare il pieno di follower su Instagram, Facebook, Tik Tok. Per questo spesso si rendono disponibili a fare qualunque cosa, pur di avere un click in più. Ma tutto ciò che si condivide on-line rimane per sempre “scolpito nell’Internet”, peggio che nella pietra, e le conseguenze a volte possono essere imprevedibili. E molto imbarazzanti.
Storie di intrigo e mistero, con un pizzico di humour
Francesco Basso, Fabio Beccacini, Paolo Fittipaldi, Marino Magliani, Matteo Monforte, Bruno Morchio e lo stesso Ripepi sono gli altri autori che hanno firmato i racconti di Taggia’s Weapon. Storie di mistero e intrigo che spaziano tra i luoghi più noti della cittadina, senza rinunciare a un pizzico di humour.
Il volume, disponibile in tutte le librerie, è stato presentato nei giorni scorsi a Imperia alla rassegna letteraria Parasio in Giallo condotta da Simona Gazzano. Altri eventi seguiranno nelle prossime settimane in varie località della Liguria. Intanto Il Secolo XIX ha già dedicato al libro un bel video servizio.
Come sapete, dal 1999 a oggi, ho scritto racconti per decine di antologie e riviste. Mondadori, De Agostini, L’Unità, Fanucci, Stampa Alternativa, Coniglio, Datanews sono alcuni degli editori per cui ho pubblicato le mie storie. La narrativa breve mi ha sempre appassionato anche da lettore, anche se oggi in Italia sembra avere poco mercato. L’anno scorso avevo partecipato con piacere all’antologia Ai tempi del virus di All Around, segnalata anche da Striscia la Notizia. E con Frilli avevo già pubblicato un racconto nel 2006, ai tempi della prima antologia di giallo ligure: Liguria in giallo e nero, curata da Anselmo Roveda e presentata con successo a Mare Noir.
Auguro quindi buona lettura a chi comprerà Taggia’s Weap… ehm, Giallo Arma di Taggia. Credo sia un libro ideale da portare in spiaggia, sotto l’ombrellone, e anche in montagna. Presto vi parlerò dei nuovi progetti ai quali ho lavorato negli ultimi mesi. Uno, in particolare, vedrà la luce molto presto. E vi piacerà!