The Arkham Page, filologia di un sito scomparso

The Arkham Page era il nome del sito dedicato a Howard Phillips Lovecraft che Simone Giudici mise on-line nel giugno del 1997. Fu in effetti uno dei primi siti horror ad affacciarsi sulla rete italiana, in un periodo in cui eravamo davvero in pochi ad avere una connessione. Le sue pagine offrivano informazioni di ogni genere su HPL e i suoi terrificanti racconti e romanzi. Inoltre venivano presentate e recensite anche varie opere tratte dalle sue storie, come film e giochi.

Michele Tetro, Pietro Guarriello, Pierluigi Della Minola sono alcuni degli autori che collaborarono con Giudici all’allestimento del sito insieme al sottoscritto. The Arkham Page fu effettivamente uno dei primi siti che navigai nel 1998 quando sbarcai su Internet con il mio abbonamento (scontato) di studente universitario. Leggevo Lovecraft già da qualche anno e storie come Le montagne della follia, La maschera di Innsmouth, L’ombra venuta dal tempo erano per me autentici capolavori. E poi avevo giocato e finito The Lurking Horror di Dave Lebling, la celebre avventura testuale della Infocom ispirata all’opera di HPL (e davvero spaventosa).

L’ombra di Mario

La mia collaborazione con The Arkham Page iniziò alla fine del 1998 con la pubblicazione di un mio racconto nella sezione dedicata alle storie dei fan. Il Corriere della Fantascienza e Horror Weekly avevano appena recensito la mia raccolta di racconti inquietanti Ombre, pubblicata qualche mese prima. Uno di questi racconti, “Mario”, parlava del proprietario di un bar che teneva nel suo locale una misteriosa sfera aliena. Non era proprio un horror ma aveva abbastanza in comune con le storie di HPL, almeno nelle intenzioni, da convincere Giudici a pubblicarlo sul suo sito.

Una volta gettata l’ombra di Mario su The Arkham Page, ebbi modo di fornire anche alcuni contenuti relativi ai videogiochi lovecraftiani. Oltre a The Lurking Horror segnalai The Awakening di Dennis Matheson (un cognome, una garanzia), breve avventura del 1998 che vi consiglio di provare. Alone in the Dark c’era già.

The Arkham Page diventa un libro

The Arkham Page

Per molto tempo il sito fu un punto di riferimento per chi cercava letture da paura, firmate non solo dal solitario di Providence. Purtroppo andò off-line già nel 2001 per motivi che ora non ricordo. Oggi si può navigare The Arkham Page su web.archive.org e anche nel libro che lo studioso Stefano Mazza ha pubblicato la scorsa estate con Dagon Press. Si tratta di una pubblicazione davvero massiccia, con circa 600 pagine di grande formato: 30×21 cm. Il volume in effetti ripropone in forma stampata tutti i contenuti digitali del sito (che annoverava centinaia di pagine) insieme a interviste ai suoi autori – la mia è a pagina 576.

Se vi piace HPL, l’acquisto di questo libro sarà un ottimo affare per voi. Peraltro l’iniziativa di Dagon Press rappresenta un’operazione decisamente in controtendenza per il panorama editoriale contemporaneo. Credo sia infatti la prima volta che una pubblicazione digitale – un sito, sia pure off-line da anni – diventa una pubblicazione cartacea, anziché viceversa. In realtà qualche mese fa proprio Simone Giudici ha aperto un nuovo sito chiamato The Arkham Page destinato a rinverdire i fasti dell’originale.

Personalmente considero ancora oggi Howard Phillips Lovecraft uno degli scrittori migliori che abbia letto in vita mia, insieme a Bram Stoker, Stephen King, Edgar Allan Poe, Dino Buzzati. Un motivo c’è, se nel sotterraneo del vampiro Martin Voigt c’è una copia del Necronomicon! A proposito di Darkiss, vi ricordo che su Wattpad è in corso la pubblicazione, a puntate, della novelization del gioco. E poi non dimenticate i giochi della IF Comp 2020. E attenti ai topi nel muro!